Je suis Axel.
Il calcio da strada non ha confini e in Francia, nella sfida dilettantistica tra Saint-Eloy e Baroc, il calciatore guyano Axel è stato espulso dall’arbitro per aver rifilato un colpo a un avversario.
“Uno dei nostri giocatori ha dato un colpo a un avversario, in circostanze che non conosco – ha raccontato il presidente del Saint-Eloi – Ha preso un cartellino rosso, ha lasciato il campo, l’ho accompagnato negli spogliatoi, si è cambiato ed è rientrato a casa in auto. L’abbiamo però visto tornare allo stadio, è entrato in campo e stava tirando fuori un’arma, è andato a minacciare il giocatore con cui aveva avuto il diverbio e gli ha puntato contro il fucile”.
L’intervento della polizia ha portato all’arresto del calciatore del Saint-Eloy, e successivamente il calciatore del Baroc ha presentato denuncia contro di lui.
Axel è stato così processato mercoledì per direttissima: “Il mio avversario Slimane mi ha insultato e dato un colpo – ha raccontato – Così io ho reagito a caldo e lo ho colpito a mia volta. Sono stato minacciato da diversi giocatori e tifosi del Baroc, così ho chiesto aiuto a mio fratello. Temevo che qualcuno fosse armato”.
Il Giudice del Tribunale penale di Poitiers lo ha riconosciuto colpevole di “violenza di gruppo senza incapacità ” e gli ha inflitto una condanna a 4 mesi di carcere con la condizionale, oltre al divieto di portare o detenere un’arma.
Je suis Axel.