Lezione di vita dal Mondiale in Russia.
La pulizia prima di tutto, o meglio, qui siamo a parlare di educazione.
Dall’inizio del Mondiale abbiamo assistito ai tifosi di Senegal e Giappone che nel dopo match ripulivano lo stadio sugli spalti.
Ieri è accaduto ai giocatori del Giappone che, dopo la sconfitta al 90°, hanno avuto la forza di non fregarsene, come avrebbero potuto fare senza che nessuno lo notasse.
Invece loro hanno voluto essere dei simboli di ordine, pulizia e rispetto, dentro, ma soprattutto fuori dal campo.
Dichiarazione dalla coordinatrice Fifa:
“Grazie ai giocatori del Giappone che hanno ripulito lo spogliatoio e parlato con i media dopo la sconfitta. Hanno persino lasciato un cartello in cirillico con scritto GRAZIE. Lavorare con loro è stato un grande pregio. Sono stati un esempio per le altre squadre”
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