“Ho ricevuto molte offerte dalla Serie A e dalla B, ma ancora nulla di convincente. Non voglio andare da una parte per provare a non retrocedere. Voglio andare dove c’è un progetto vero.
Io voglio la Serie A, perché sono da A.
Ricordate Almeyda? Fu fermo per due anni, rientrò e ne giocò altri quattro. Io non sono mai stato seriamente infortunato, sono in perfetta salute e voglio giocare dove merito. L’unico problema era la testa, ma grazie ai miei figli ho imparato a metterla a posto: voglio trasmettere loro l’immagine di un padre forte e responsabile. Quante ne ho fatte: dicevo sempre le cose in faccia, sia che dall’altro lato ci fosse un magazziniere, sia che fosse l’allenatore o il presidente. Ho pagato tutto sulla mia pelle, ma ho più gioie che rimpianti. La Nazionale, la mia squadre del cuore e il Real Madrid, il club migliore al mondo. Ho realizzato tutti i miei sogni. L’ultimo è quello di rimanere nel mondo del calcio. Il mio procuratore sta facendo un gran lavoro, mi ha trovato tante squadre. Sassuolo, Bologna, Torino e Parma sono posti dove andrei anche a zero. Loro mi prendono un anno, poi se sono soddisfatti mi prolungano il contratto di altri due. Peso 82 kg, neppure a vent’anni pesavo così poco… Di solito arrivavo in ritiro sugli 85-86, per poi giocare con 83,5-84 chili addosso. Se solo avessi ascoltato Totti e il suo preparatore… Sarei ancora ad altissimi livelli!. Mio figlio? Ha dei bei numeri, ma alla scuola calcio non lo mando. Preferisco fargli sbucciare le ginocchia sull’asfalto!”
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