Il 30 giugno segna la fine di ogni stagione sportiva ed è l’ultimo giorno in cui i contratti dei calciatori in scadenza sono ancora validi. Dal giorno dopo, tana libera tutti. Il 30 giugno 2018 è stato l’ultimo giorno di Hachim Mastour con la maglia del Milan: dal 1° luglio è un giocatore svincolato e pronto a cercarsi una nuova squadra. Peccato che da allora il millennials di Reggio Emilia non abbia ancora trovato nulla. Disoccupato come tanti suoi coetanei e come tanti più vecchi di lui. E non solo nell’ambito calcistico.
Di Hachim Mastour si è detto tanto, tantissimo per uno che ha dato poco, pochissimo al calcio italiano. Nel 2012 il Milan lo portò in rossonero dalla “sua” Reggiana. Aveva i numeri Hachim, aveva il Mondo davanti. Piaceva a tutta Europa e quando si dice “a tutta Europa” parliamo di tutti i top club del Continente.
Ad appena sedici anni si allenava con i grandi e nella Primavera rossonera faceva vedere i numeri, ma quando sei troppo giovane e non trovi spazi tra i senior è giusto che ti si manda altrove a farti le ossa. E nell’estate 2015, minorenne, il nostro Hachim sbarcò nella Liga, vestendo i colori del Malaga, dove giocò una sola partita in tutta la stagione e tornò poi alla base: brutta roba giocare a calcio ed essere minorenni. E cosa fece il Milan, non appena divenne maggiorenne? Prestito ad una squadra olandese che ricorda la posta certificata (il PEC Zwolle) dove il giovane Hachim giocò un po’ di più ma fu rispedito a Carnago non via mail ma tramite…pacco.
Nonostante alcune partite con l’Under 16 azzurra, Mastour a sedici anni e qualche mese decise di abbracciare la Nazionale dei genitori, quella del Marocco. Era il giugno 2015, aveva sedici anni ma da allora mai più nessun’altra sola convocazione con i Leoni dell’Atlantide.
Nel Milan è sempre stato messo fuori rosa, ma lui si è sempre allenato con la speranza di diventare finalmente il calciatore italiano millennials più forte di tutti. Poi è arrivato il 30 giugno 2018 e les jeux sont fait: Hachim Mastour, quello che palleggiava con un’arancia e poi con una palla da golf, quello che ha fatto uno spot dove freestyleggiava e giocava alla Play con Neymar, quello che doveva diventare il più forte di tutti si è svincolato ed non ha una squadra.
Sopravvalutato o sfortunato? Fatto sta che sarebbe stato meglio che si dedicasse di più al calcio vero e non a quello dei social o quello di YouTube. dove Hachim è un vero bomber. Peccato.
E mentre tutti ora parlano di Kylian Mbappé, Christian Pulisic e Federico Valverde, 1998 in rampissima di lancio, e dei vari Gigio Donnarumma, Davide Calabria, Manuel Locatelli e Patrick Cutrone che dalla cantera rossonera sono arrivati in Prima squadra, ecco un Hachim Mastour che deve trovare ancora se stesso.
Comunque sia, in bocca al lupo Hachim. Meno freestyle e più concretezza però.
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