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Il derby di Milano non sarà mai solo una partita

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Il derby si scalda:poche ore al fischio di inizio.

Poche interminabili ore ci separano ormai, da una partita che non sente affatto il bisogno di essere spiegata, un match che trova le sue motivazioni già nel nome dei club che lo rappresentano, in un armonioso gioco di tradizione infinita, in una storia, che viene ogni anno riscritta su quel prato di San Siro mai così incandescente e pieno di significato. Questa sera alle 20:30 andrà in scena il 221° derby della madonnina, in un San Siro ovviamente stracolmo e pieno di passione, che accompagna città e tifosi da  quel lontano 1908, nel quale si gioco il primo storico derby di Milano portato a Casa dai rossoneri per 3-2.Questo match riesce sempre ad emozionare come la prima volta,perché ogni anno è un capitolo nuovo di un libro che non finirà mai di stupire. Forse siamo lontani, dal punto di vista qualitativo, dai migliori derby della storia di questa splendida città, siamo distanti dagli anni nei quali il derby era una questione tra Maldini e Zanetti,tra seedorf ed Hernan crespo, giocatori che hanno per anni hanno scritto la storia di questa partita e che rimarranno per sempre Nell’Olimpo del calcio. Per quanto il passato sia difficilmente colmabile, bisogna riconoscere che la qualità, tanto mancata negli ultimi anni, stia, se pure in maniera graduale, prendendo nuovamente la scena in un derby che di qualità è stato sempre impregnato.Il derby, si sa, rappresenta una partita isolata dalle altre, una di quelle gare che possono cambiare tutto il proseguo della stagione,che possono costituire il primo pilastro  dal quale costruire qualcosa di importante,un match nel quale poco contano gli schemi,che lasciano inesorabilmente spazio alla determinazione e al senso di appartenenza che occupa l’anima di chi avrà la fortuna di giocare,ma anche di ciascun giocatore che dalla panchina avrà voglia di essere protagonista e chissà, di deciderla.Per la Milano rossonera, reduce da ottimi risultati, l’obiettivo è la continuità, perdere significherebbe cadere ancora una volta nel tunnel della mediocrità, nel quale il Milan è già entrato tante, troppe volte, per auspicare un ritorno al calcio europeo che conta davvero. L’Inter di  spalletti, reduce da vittorie mai troppo convincenti, non l’unica quella di Ferrara, vuole continuare il suo filotto di vittorie, dopo un avvio di campionato non certo positivo infatti conta solo vincere per restare nelle alte posizioni, quelle utili per una riconferma nella massima competizione europea, che tante soddisfazioni sta regalando.Difficile azzardare un pronostico, molto dipenderà dalle condizioni di higuain da un lato e Icardi dall’altro, ma sopratutto vincerà questa partita chi avrà più fame, più voglia e determinazione di scrivere non solo un pezzo di storia vincente di questo derby cittadino, ma di prendere punti fondamentali per sognare una stagione degna di due piazze storiche come queste.


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