Murtaza il bimbo che si era improvvisato stilista in povertà, è tornato a far parlare di sè.
“Abbiamo perso la nostra casa a Jaghori. Qui non ho neanche un pallone”
Queste le parole del piccolo fan di Messi da Kabul dove la sua famiglia è stata costretta a rifugiarsi dopo essere scappata da Jaghori.
Le bombe, gli spari facevano da cornice ad una vita passata nella paura di morire ma non solo, perchè da quando il numero 10 argentino aveva deciso di regalargli alcuni cimeli autografati avevano reso famoso il piccolo Murtaza.
“Temevamo che lo potessero sequestrare per chiedere un riscatto”. ha dichiarato il fratello Huamyoon.
Una fuga nella fuga, un corsa contro il destino, un doppio passo tra le mine, una finta di corpo per disorientare la morte.
Ora la palla passa inevitabilmente alla “Pulce” argentina, per il “Clasico” finale quello che tutti si aspettano.