Una storia di calcio che si trasforma in una favola di sport. Protagonista, Marco Massaro, anni 26, nato e cresciuto a Bellinzago, 10mila anime in provincia di Novara. Lo Sporting, la sua squadra, festeggia una promozione in Lega Pro che ha dell’incredibile: 27 vittorie, 5 pareggi e e 6 sconfitte. 86 punti, incastonati in un orizzonte che regala arcobaleni e un futuro da dipingere a colori.
Il Bellinzago è un club a gestione familiare: Antonio Massaro è il presidente. Marco è il figlio, ma non provate a chiamarlo raccomandato: è il capocannoniere indiscusso, simbolo di un trionfo costruito con pazienza certosina e volontà ferrea: 226 gol in dieci stagioni, per trascinare la squadra dalla terza categoria alla Lega Pro.
La carriera di Marco inizia a 16 anni, nelle giovanili del Novara. Il ragazzo ha talento, ma preferisce una maglia nella squadra del padre, piuttosto che un numero nelle giovanili della società piemontese. Scelta azzeccata: iniziare dall’ultimo grandino? Non è un problema. La scalata è veloce: Marco è capocannoniere con 19 gol. E arriva la promozione in seconda Caegoria. Quindi, una continua ascesa. Massaro conosce solo un verbo. Segnare. E lo declina in tutte le categorie: eccellenza, promozione, serie D. Non scende mai sotto le 20 marcature, tranne in una sola stagione (2009/2010) l’unica in cui patisce un infortunio muscolare. La soddisfazione più grande, arriva però dalla famiglia: lo Sporting, per Marco, è davvero una seconda maglia.
“Ho sempre giocato nel Bellinzago nonostante le proposte di tutte le squadre della regione. Avevo in testa solo un’idea: regalare un sogno ai miei genitori. E ci sono riuscito”.
Un maratoneta instancabile del gol. Gli ultimi fra l’altro, sono serviti per il…matrimonio: storia di un anno fa. Massaro promette a Carlotta, la sua compagna, di sposarla, in caso di promozione in Lega Pro. E mantiene. In grande stile: la proposta giunge in campo (e dove, sennò) dopo la festa per il raggiungimento della Poule Scudetto di Serie D. L’obiettivo, adesso, è il tricolore. E poi? Massaro non si pone limiti: intanto inizierà a segnare in Lega Pro. Non chiamatelo miracolo. É talento shakerato con un pizzico di sana incoscienza. La vertigine non è paura di cadere. E Marco ha voglia di volare.