Sabato 17 ottobre. Ore 18.00. Milioni di telespettatori ansiosi per il fischio d’inizio del derby più amato dagli italiani. Stiamo parlando di Inter-Milan, la sfida da sempre crocevia stagionale per le due formazioni milanesi.
Decine e decine i top player che hanno vestito le maglie di questi due team: Kakà, Shevchenko, Gullit dalla sponda rossonera, Matthaus, Rummenigge e Ronaldo da quella nerazzurra.
Ma quanti bidoni hanno avuto l’onore di giocare per questi colori? Ce ne sarebbero infiniti da elencare, ma ecco selezionati i più recenti che negli ultimi anni hanno fatto piangere i tifosi (chi dalle risate, chi dalla rabbia).
Hector Fabian CARINI
Una vera e propria disgrazia da calciomercato. Arriva nell’estate 2004 nell’ambito dell’affare Cannavaro, col cartellino del difensore napoletano che viene pagato 25 milioni + quello del portere uruguagio, secondo di Buffon. C’era da chiedersi il perché. 4 presenze, 3 gol subiti e insulti che ancora riecheggiano dalle parti di Appiano Gentile verso Moggi.
Taye TAIWO
Terzino contraddistinto da una buona fama all’estero prima del suo arrivo al Milan, totale peracottaro nel Bel Paese. 8 presenze di cui si fa fatica a cogliere la più scandalosa, cacciato dopo 6 mesi. Attualmente gioca in Svezia, contro avversari del suo livello evidentemente.
Andrea RANOCCHIA
Acquistato nel 2009 dopo una splendida stagione al fianco di Bonucci nel neopromosso Bari di Ventura, arriva all’Inter 6 mesi dopo un prestito al Genoa. Prestazioni a dir poco scandalose che hanno diminuito di parecchio il suo valore, ma non la fiducia di Spalletti che ha deciso di mantenerlo come riserva di Miranda e Skriniar. Forse perché trovare qualcuno che si fidi ancora di lui è difficile quanto guardare il profilo Instagram di Diletta Leotta senza fissarle il sedere.
Francesco ACERBI
Il cognome forse specifica meglio la scelta di piazzarlo in questa classifica. Il difensore attualmente alla Lazio ora è uno dei migliori in Italia, ma il suo rendimento al Milan fu davvero terribile. Una sfilza di insufficienze che lo portarono a cambiare presto maglia, prima di trovare la sua consacrazione alla corte di Di Francesco.
JONATHAN
Il Divino non poteva mancare. Un talismano, oggetto di infiniti sfottò, ma pur sempre bidone clamoroso. Pochi lampi di genio (il gol alla Roma ci si chiede ancora come l’abbia segnato), ma errori allucinanti. E’ tornato in Brasile, a palleggiare con i granelli di sabbia.
Zdravko KUZMANOVIC
Due ferri da stiro al posto dei piedi, tanto bastava in quegli anni per giocare a centrocampo nell’Inter. Nient’altro da aggiungere.
Jonathan M’VILA
Centrocampista francese tanto desiderato dal buon Mazzarri così come il sopracitato Kuzmanovic, ha reso anche lui di gran lunga sotto le aspettative. Tanta imprecisione, poca corsa, un anno di permanenza per poi essere ceduto al Sunderland. Una gioia vederlo giocare, per gli avversari in Serie A.
Geoffrey KONDOGBIA
Combattuto se scegliere lui o Traorè, ma uno come Geoffrey in questa lista non poteva mancare. “Che ci frega di Pogba, noi c’abbiamo Kondogbia” cantavano i tifosi interisti al suo arrivo. 40 milioni per soffiarlo al Milan, che si è scansato il pacco del secolo. Lento, impacciato e semplicemente ridicolo in campo, la sua sostituzione dopo 28’ durante Inter-Bologna è l’emblema della sua esperienza.
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Mbaye NIANG
Arrivato come uno dei giovani più promettenti della Francia, l’esterno ex Caen ha dato i numeri nella sua
esperienza milanista. E per davvero. Pochi mesi dopo il suo acquisto viene fermato in centro e si spaccia per il compagno Traorè : più incidenti che gol segnati, è stato ceduto al Torino per 20 milioni. E i tifosi pensano ancora al palo che colpì contro il Barça…
Fernando TORRES
Eh sì, El Niño ha deluso tanto a Milano. Dopo una felice carriera e caterve di gol segnati, con la casacca rossonera ha deluso spesso e volentieri. 10 presenze, un solo gol e poi il ritorno all’Atletico Madrid.
Diego FORLAN
L’Inter post-triplete doveva acquistare un attaccante di livello, con Eto’o partito una volta sentito l’odore dei petroldollari russi. Decide così di puntare sull’uruguagio Forlan, costato 5 milioni di euro ma con enorme esperienza internazionale. Un flop senza precedenti: un anno, 2 gol in 18 presenze e infinite contestazioni. Attualmente è svincolato.