Come ogni settimana, arriva la TOP 5 di Schiaccio e Non Faccio Fatica sul turno di campionato appena concluso.
Per una volta partiamo dal fondo della classifica, perché i risultati della domenica hanno finito per racchiudere ben sei squadre in appena due punti, cinque delle quali all’ultimo posto. Tra queste è rimasta ferma Trento, che sarebbe dovuta essere di scena sul parquet della Dinamo Sassari, a sua volta bloccata in quarantena dall’ATS, mentre vincono Varese e Cantù, risucchiando nella mischia anche Fortitudo e Reggio Emilia. Il netto 70-96 casalingo subito dalla Unahotels per mano di una Allianz Trieste (72.7% da 2; 40% da 3) da sei uomini in doppia cifra, dopo una partita in equilibrio solo per i primi dieci minuti (22-21), costa la panchina ad Antimo Martino, con Attilio Caja principale indiziato alla sostituzione del coach molisano. Una Fortitudo apparentemente in controllo della sfida (49-59 al 28’), si fa sorprendere al PalaVerde da una De’ Longhi priva di Logan, che trova in Giovanni Vildera (16 punti in 17’) uno degli interpreti decisivi ai fini del successo.
Segnali di vita decisamente incoraggianti arrivano da Varese e Cantù, che si aggiudicano con autorevolezza le rispettive gare interne con Pesaro (81-68) e Cremona (92-85), mentre Milano prima domina il derby di Brescia (23-41), poi va anche sotto per mano di una bomba dell’ex Moss (58-57) salvo riprendere nuovamente e stavolta in maniera definitiva il controllo delle operazioni, toccando anche il +20 (70-90). Ferma Venezia nell’osservanza del turno di riposo, nel big-match della giornata Brindisi compie un importante passo in chiave secondo posto, aggiudicandosi anche la gara di ritorno con la Virtus Bologna, pur dopo un primo tempo passato ad inseguire (43-48 alla pausa). Cinque punti di un Bostic ancora decisivo sembrano ispirare la fuga dei pugliesi, cui però risponde prontamente Teodosic dall’arco (84-82), ma le ultime chance si spengono sul successivo antisportivo a Weems che spiana la strada al meritato successo degli uomini di Vitucci.
Sergio Rodriguez (Armani Exchange Milano) – 29 punti in 20’, la maggior parte dei quali (17) arrivano, senza errori, nel secondo tempo, quello in cui Brescia aveva momentaneamente messo anche il naso avanti. Chiude con un 6/8 da 3 in linea col 53.3% in stagione, una confidenza dall’arco che sembra quella col canestro nel cortile di casa.
Joshua Bostic (Happy Casa Brindisi) – Dopo aver preso le misure con Trieste, migliora ulteriormente lo score riservato all’altra metà di Bologna, in una partita stavolta decisamente più complicata e dall’alto valore di classifica: segna cinque punti consecutivi nel finale per poi blindarla dalla lunetta (10/10), chiudendo con 27, 4 rimbalzi e 2 assist.
Mike Henry (Allianz Trieste) – Nell’Allianz da sei uomini in doppia cifra selezioniamo la valutazione finale più alta (27), frutto di 18 punti con un solo errore dal campo, una stoppata, tre rimbalzi ed altrettanti assist del poliedrico americano di Trieste.
Giovanni Vildera (De’ Longhi Treviso) – Protagonista probabilmente “inatteso”, si guadagna la ribalta con 16 punti in 17’, cui aggiunge sette rimbalzi ed è determinante nel secondo tempo in cui Treviso rimonta e vince.
Jordan Bayehe (Acqua San Bernardo Cantù) – Prestazione dirompente (5 schiacciate) da 16 punti e 13 rimbalzi in 33’ di impiego. Va in doppia doppia come con Venezia, ma stavolta la sua squadra vince anche e coach Bucchi non lesina apprezzamenti per una gara “molto consistente”.
Frank Vitucci (Coach Happy Casa Brindisi) – Batte per la seconda volta la Virtus nonostante le assenze ormai note e rotazioni accorciate a otto uomini, ma Bostic sembra il leader designato e non un rinforzo arrivato da appena tre settimane e come al solito il supporting cast si rivela determinante per una vittoria chiave nella conquista del secondo posto.