Lo sport è fatto di emozioni, e niente rappresenta meglio la gioia della vittoria di un’esultanza spettacolare. Ma c’è di più: alcuni atleti hanno reso le loro celebrazioni leggendarie, provocatorie o folli, diventando virali in tutto il mondo. Molto spesso, infatti, ricordiamo più facilmente l’esultanza del gol (o dei gol) dopo il quale viene eseguita. In questo articolo ripercorriamo le esultanze più memorabili nella storia dello sport tra creatività, polemiche e momenti indimenticabili.
1. Diego Maradona e la corsa sfrenata contro la Grecia (Mondiali 1994)
Dopo aver segnato un gol contro la Grecia, Maradona corre urlando davanti alle telecamere con lo sguardo spiritato. L’esultanza diventa un simbolo della sua ribellione e del suo estro, ma allo stesso tempo si inserisce in un momento molto controverso: pochi giorni dopo, infatti, verrà squalificato per doping.
2. Mario Balotelli – “Why Always Me?” (Manchester United – Manchester City, 2011)
Un grande classico. Dopo aver segnato nel derby di Manchester, Balotelli si toglie la maglia e mostra la famosa scritta: “Why Always Me?“. L’esultanza provocatoria, con la scritta traducibile in “Perché sempre io?” fa riferimento al suo essere costantemente preso di mira dalla stampa, dai giornalisti e spesso dagli addetti a lavori. Non sempre a torto, verrebbe da dire guardando lo storico di Mario. Ad ogni modo, rimane uno dei momenti più iconici della storia della Premier League.
3. Usain Bolt – Il “Fulmine” delle Olimpiadi
Un’esultanza che ha fatto la storia. Dopo ogni vittoria, Bolt festeggiava con la celebre posa del “Fulmine”, diventata un vero e proprio marchio di fabbrica. “Abbinata” agli straordinari risultati che ben conosciamo, ha reso ancora più iconico, influente e carismatico il più grande velocista di sempre.
4. Roger Milla e il ballo alla bandierina (Mondiali 1990)
Roger Milla è uno dei più grandi calciatori africani di sempre, simbolo del suo Camerun e che diventerà un’icona grazie ai Mondiali, con cui si farà conoscere in tutto il mondo. Dopo ogni gol – e Milla e ha segnati parecchi – si lanciava in un ballo sfrenato accanto alla bandierina del corner. Una delle esultanze più riconoscibili nella storia del calcio e che, in qualche modo, ne ha alimentato il mito.
5. Cristiano Ronaldo – Il “Siuuuu” che ha conquistato il mondo
Senza dubbio l’esultanza contemporanea più famosa in assoluto, così influente da essere imitata anche in moltissimi altri sport. Ogni gol di Cristiano Ronaldo è accompagnato dal celeberrimo salto e dal grido “Siuuuu!”, diventato virale ovunque: CR7, già uno dei calciatori più forti ed importanti della storia, è entrato così in maniera ancor più profonda nella cultura popolare.
6. Eric Cantona e l’esultanza glaciale (1996)
Dopo un gol straordinario con il Manchester United – uno dei tanti che ha segnato nella suo carriera di culto – Eric Cantona si gira lentamente, allarga le braccia e guarda il pubblico senza dire nulla. Un’esultanza glaciale che trasuda carisma, perfetta per un personaggio come lui che ha fatto del carisma una delle sue armi migliori.
7. Zlatan Ibrahimović e le sue esultanze da guerriero
Per Zlatan Ibrahimović, si sa, le arti marziali hanno avuto un ruolo fondamentale non solo per la sua mente ma anche per sviluppare le sue capacità fisiche: lo abbiamo visto spesso anche nelle esultanze, quando dopo i gol esultava molto spesso con pose da karateka, pugni al cielo e sguardi da combattente. Una delle sue esultanze più famose? Le braccia larghe e il petto gonfio dopo il gol in rovesciata contro l’Inghilterra, uno dei gol più celebri di sempre sul piano internazionale e non solo.
8. José Bautista e il bat flip più iconico del baseball
Passiamo ora al baseball. Dopo un fuoricampo nei playoff 2015 della MLB, Bautista lancia la mazza con disprezzo, scatenando molte polemiche. Il controverso gesto verrà rinominato “bat flip” e diventerà uno dei momenti più virali nella storia del baseball.
9. Conor McGregor e il suo “Billionaire Strut”
Si sa, Conor McGregor è uno dei personaggi più particolari del mondo delle arti marziali, nel bene e nel male. E questo lo si vede anche dalle esultanze: prima e dopo le sue vittorie, McGregor cammina in modo esagerato muovendo le braccia, eseguendo il cosiddetto “Billionaire Strut”. Un’attitudine volontariamente arrogante mutuata da Vince McMahon della WWE, diventato un’icona nel mondo degli sport da combattimento.
10. Robbie Fowler e l’esultanza “proibita” (1999)
Dopo un gol con il Liverpool, Robbie Fowler si inginocchia e “sniffa” la linea di porta, imitando un’assunzione di cocaina: un’esultanza provocatoria eseguita in merito alle voci che lo volevano un grande consumatore di droghe. Lui provò poi a giustificarsi smentendo il significato dell’esultanza, ma la FA non volle sentire ragioni e ordinò una multa e una squalifica nei suoi confronti.
11. Tim Tebow e il “Tebowing”
Il quarterback Tim Tebow, una leggenda del football collegiale, celebrava ogni touchdown inginocchiandosi in preghiera per via della sua fortissima fede, creando la moda del “Tebowing”. Una posa diventata virale, tanto da essere poi imitata da milioni di persone in tutto il mondo, anche al di fuori del mondo del fooball.
12. Marco Tardelli e l’urlo più famoso della storia del calcio (Finale Mondiali 1982)
Una delle immagini che rappresenta al meglio la storia del calcio italiano. Dopo il gol nella finale contro la Germania, Tardelli corre con il volto in lacrime e urla a squarciagola: un’esultanza autentica e spontanea, simbolo della vittoria italiana ai Mondiali del 1982.
13. Paul Gascoigne e il “dentista ubriaco” (Euro 1996)
Paul Gascoigne e l’alcool hanno avuto un lungo e controverso rapporto. Dopo un gol all’Europeo del 1996, Gascoigne si sdraia e i compagni gli versano una bottiglia d’acqua in bocca, imitando una delle diverse serate alcoliche di cui il talento inglese sapeva rendersi protagonista. Un’esultanza controversa, ma che è comunque rimasta nella storia del calcio inglese.
14. Brandi Chastain e la maglia strappata (Mondiali Femminili 1999)
Dopo il rigore decisivo che consegna il Mondiale agli Stati Uniti, Chastain si toglie la maglia e si inginocchia esultando a torso nudo. Un gesto che, anche in questo caso, scatenerà diverse polemiche, ma che è anche diventato simbolo dell’emancipazione femminile in uno sport prettamente maschile.
15. Francesco Totti e il “selfie” sotto la curva (Derby di Roma, 2015)
Dopo aver segnato l’ennesimo, pesantissimo gol nel derby contro la Lazio, Totti prende il cellulare e si scatta un selfie con i tifosi della Roma sullo sfondo. Siamo alla fine della corsa del Pupone, e questo gesto si inserisce perfettamente nella lunga storia d’amore tra Totti e la Roma. Una delle esultanze più moderne e iconiche della Serie A.