La boxe è uno sport in grado di esaltare e regalare emozioni fortissime: sarà per la sua natura unica, con atleti che mettono il proprio corpo in gioco come in pochissime altre discipline; e poi c’è il senso di sacrificio, rivalsa, la volontà di combattere contro sè stessi prima ancora che contro gli avversari. Tutti questi elementi contribuiscono a creare una narrativa che rende i grandi incontri di boxe veri e propri eventi culturali. Andiamo a riscoprire allora alcuni dei match che hanno segnato la storia del pugilato.
Muhammad Ali vs. Joe Frazier – “The Fight of the Century” (1971)
La rivalità tra Alì e Frazier è stata una delle più emozionanti della storia della boxe. Il primo incontro tra i due giganti dei pesi massimi, entrambi imbattuti all’epoca, si tenne al Madison Square Garden. Frazier vinse ai punti dopo aver mandato Alì al tappeto nel 15° round con il suo famoso gancio sinistro, sfruttando quello che forse era l’unico punto debole della sua difesa. Questo incredibile incontro fu solo il primo della celebre trilogia.
Muhammad Ali vs. George Foreman – “The Rumble in the Jungle” (1974)

Un evento culturale, prima ancora di un incontro di boxe. A Kinshasa, Zaire (oggi Repubblica Democratica del Congo), Ali affrontò Foreman sfruttando il supporto di un’intera nazione. Foreman, infatti, commise l’errore di presentarsi in Zaire con dei cani che ricordavano quelli dell’ex tiranno e colonizzatore Re Leopoldo, attirandosi così odio e antipatia da parte del pubblico locale; la famosa frase “Alì, Bomaye” (Alì, uccidilo) nasce proprio in questa occasione. Muhammad Alì vinse l’incontro grazie alla tecnica del rope-a-dope: dato che non poteva vincere uno scontro diretto di pugni contro la squassante potenza di Foreman, decise di stancarlo facendolo esaurire tutti i colpi assorbendoli mentre si appoggiava alle corde, per poi fino a metterlo KO all’ottavo round.
Muhammad Ali vs. Joe Frazier III – “The Thrilla in Manila” (1975)
La conclusione della trilogia. Il terzo e più brutale incontro tra i due si tenne nelle Filippine in condizioni di caldo opprimente ed è ancora oggi ricordato come un match dalla violenza irripetibile: Alì vinse quando l’angolo di Frazier gettò la spugna dopo il 14° round, con entrambi i pugili ormai incapaci di muoversi. L’allenatore di Alì, che descrisse l’incontro come “vicino alla morte”, disse poi che prima del round conclusivo anche lui avrebbe fatto ritirare il suo pugile, ma venne anticipato dal team avversario.
Marvin Hagler vs. Thomas Hearns – “The War” (1985)

La boxe degli anni ’80 è stata sorretta interamente da 4 grandi pugili – Marvin Hagler, Thomas Hearns, Sugar Ray Leonard e Roberto Duran – che si sono spesso affrontati a vicenda, dando vita a sfide leggendarie. Quella tra Marvin Hagler e Thomas Hearns datata 1985 è sicuramente una di queste: i tre round dell’incontro sono considerati tra i più intensi nella storia della boxe, con un primo round esplosivo e feroce seguito da un combattimento ad alto tasso d’azione che si concluse con il KO di Hearns nel terzo round.
Mike Tyson vs. Evander Holyfield II – “The Bite Fight” (1997)

Questo incontro è divenuto noto sopratutto per il morso di Tyson, già sconfitto nel primo match, all’orecchio di Holyfield, strappandone via un pezzo. L’incontro terminò con la squalifica di Tyson e viene ricordato come uno degli scandali più eclatanti nella storia dello sport.
Sugar Ray Leonard vs. Roberto Durán II – “No Más” (1980)
Vi abbiamo già anticipato dei grandi pugili degli anni ’80 e dei loro intrecci. Dopo aver perso il primo incontro, Leonard modificò la sua strategia nell’atteso rematch, frustrando Durán con movimenti e schivate continui, tenendolo a distanza e impedendogli di piazzare i suoi celebri pugni dalla grade potenza: l’incontro divenne celebre quando il pugile panamense si girò verso il suo angolo e abbandonò il match dicendo “No más” (non più). Durán poi smentì questa frase, dicendo che in realtà aveva avuto dei crampi allo stomaco: quale che sia la verità, è così che il match è stato consegnato alla storia.
Arturo Gatti vs. Micky Ward (Trilogia 2002-2003)

Una delle rivalità più intense del pugilato moderno, costituita da tre incontri caratterizzati da una violenza straordinaria, un’intensità con pochi eguali ma anche da un incredibile spirito sportivo. Tra ossa rotte e mani fratturate, i match spesso videro Gatti e Ward ricoverati in ospedale per curare le numerose lesioni che si erano procurati. Alla fine, i due diventarono amici e iniziarono a frequentarsi fuori dal ring.
Joe Louis vs. Max Schmeling II (1938)
Un incontro carico di significato politico, dove entrambi i pugili rappresentavano le speranze e le paure dei rispettivi paesi alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale: il leggendario Joe Louis vendicò la sua precedente sconfitta demolendo il tedesco Schmeling in appena 124 secondi, per una performance storica.
Floyd Mayweather Jr. vs. Manny Pacquiao (2015)

Definito “Il Combattimento del Secolo”, l’atteso incontro tra Floyd Mayweather Jr. e Manny Pacquiao fu ventilato per anni e, infine, prese vita nel 2015: ad oggi rimane l’incontro più redditizio nella storia della boxe, anche se molti lo trovarono deludente dal punto di vista dello spettacolo e dell’intrattimento. Vinse Mayweather, che mantenne il suo record intatto.
Anthony Joshua vs. Wladimir Klitschko (2017)

Un drammatico passaggio di testimone generazionale, la leggenda dei pesi massimi contro la sensazione del momento. Entrambi i pugili finirono al tappeto, e alla fine Joshua riuscì a siglare un KO tecnico all’11° round davanti a 90.000 spettatori nella sua Wembley.
Queste sfide rappresentano non solo grandi momenti sportivi, ma anche eventi culturali che hanno trasceso lo sport stesso, riflettendo spesso tensioni sociali, politiche e razziali delle rispettive epoche.