Francesco Bagnaia in crisi con la Ducati al GP d’Indonesia: il campione italiano ammette di non capire i problemi tecnici che lo frenano.
Un weekend da incubo per Pecco Bagnaia in Indonesia. Tra vibrazioni incontrollabili, mancanza di grip e problemi tecnici ancora irrisolti, il campione del mondo Ducati ha vissuto uno dei momenti più difficili della sua carriera recente. “Non so cosa sta accadendo, ma è qualcosa fuori dal mio controllo”, ha dichiarato dopo la Sprint. Un grido di frustrazione che suona come un campanello d’allarme per Borgo Panigale.
Il weekend nero di Mandalika
Sul circuito internazionale di Mandalika, in Indonesia, dove il caldo torrido e l’asfalto insidioso mettono a dura prova piloti e moto, Francesco Bagnaia ha affrontato un weekend da dimenticare. Dopo un venerdì complicato, con problemi di assetto e scarso feeling in frenata, il sabato è stato il punto più basso: sedicesimo in qualifica, ultimo nella Sprint Race. Un risultato impensabile per il due volte campione del mondo in carica, abituato a lottare stabilmente per la vittoria.
La preoccupazione di Bagnaia
Le parole di Bagnaia dopo la gara sono pesanti e sincere:
“Quello che è successo oggi è al di fuori del mio controllo. Ho dato tutto, ma avevo movimenti incontrollabili sulla moto. A volte ho dovuto smettere di accelerare, altre non avevo freni. È pericoloso guidare così. È inaccettabile.”
Dichiarazioni che riflettono la preoccupazione di un pilota che non trova risposte né in sella né ai box. Pecco non accusa nessuno direttamente, ma il messaggio è chiaro: qualcosa, nella Desmosedici GP25, non funziona come dovrebbe.

L’ombra della Desmosedici GP25
La nuova creatura di Borgo Panigale, presentata a inizio stagione come un’evoluzione rivoluzionaria della moto campione del mondo, sembra nascondere qualche crepa. Le modifiche all’aerodinamica e al bilanciamento del peso, pensate per migliorare trazione e stabilità, stanno invece creando grattacapi imprevisti.
Le sensazioni del pilota raccontano di una moto nervosa, che reagisce in modo imprevedibile: difficile da frenare e ancora più difficile da “sentire” in piega. “Non posso essere veloce, non capisco il perché”, ha ammesso Pecco, visibilmente frustrato.
Questione di dati (e fiducia)
Bagnaia ha chiesto chiarezza alla squadra:
“Voglio che qualcuno mi spieghi cosa sta succedendo. La squadra, qualcuno. Hanno i dati, io no. Devono dirmi perché sono così lento.”
Un appello che suona quasi come una richiesta d’aiuto, ma anche di responsabilità condivisa. Pecco, da sempre uomo squadra e simbolo della Ducati moderna, non vuole puntare il dito, ma invoca trasparenza tecnica.
In un paddock dove ogni dettaglio può cambiare la stagione, la fiducia tra pilota e team diventa fondamentale.
Michelin? No, è un problema tecnico
Alla domanda se la causa potesse essere legata agli pneumatici Michelin, Bagnaia ha scosso la testa:
“No, in termini tecnici. Non c’entra con le gomme.”
Una precisazione che esclude scuse facili e conferma la natura meccanica o elettronica del problema. Forse una questione di mappature, forse un difetto nei sistemi di controllo di trazione o di gestione del freno motore. Ancora nulla di certo, ma la sensazione è che a Borgo Panigale si stia lavorando a testa bassa per capire.
Un momento delicato
Per il campione piemontese non è la prima difficoltà in carriera, ma il tono delle sue parole lascia intuire un disagio profondo. Il suo equilibrio psicologico, solitamente granitico, sembra vacillare davanti a un ostacolo tecnico che non può gestire con il talento o la forza mentale. “Fuori dal mio controllo” è una frase che, nel linguaggio dei piloti, pesa più di una sconfitta.
Pecco Bagnaia resta un campione vero, anche nei momenti più bui. Le sue parole non sono uno sfogo, ma il segnale di chi pretende il massimo da sé stesso e dalla squadra. In attesa di risposte tecniche, l’Italia dei motori lo osserva con rispetto e speranza. Perché i grandi piloti si vedono proprio quando le cose non vanno come previsto.
E se la tempesta passerà, come spesso accade con i campioni, Bagnaia tornerà più forte di prima.