L’Atalanta gioca da Dea per 60 minuti, poi crolla. Il Napoli, come la Juve e l’Inter, tiene il passo delle prime con una bella rimonta.
TOP NAPOLI
Zielinski:Â suo il gol della sveglia, fondamentale per la vittoria del Napoli. Un missile terra-aria potente e preciso che se lo ha visto il dittatore coreano Kim Jong-un lo fa rapire e se lo tiene di scorta come arma di distruzione di massa, che non si sa mai torni utile di questi tempi. Unico centrocampista titolare visibile in campo, anche se a tratti. ESTEMPORANEO
Mertens:Â per tutto il primo tempo sembra nascondersi come uno scolaro impreparato il giorno dell’interrogazione. Imbeccato da Insigne tira debolmente, poi nient’altro. Nel secondo tempo si ricorda come si gioca a calcio e sforna in pochi minuti un gol ed un assist, tanto per restare in media. In trans agonistica eccede di egoismo e tenta la doppietta dopo un buon contropiede con Insigne libero in area. Poco dopo arriva comunque il terzo gol, di Rog, che chiude la partita. FOLLETTO
FLOP NAPOLI
Maggio: sembra più che altro un triste novembre. Soprattutto nel primo tempo si fa infilare con la facilità con cui si infilano i crisantemi nei vasi il giorno dei morti. A onor del vero, in seguito si immola per ben due volte in area salvando il Napoli dal tracollo, ma non incide in altro modo sull’economia della partita, sparendo dal gioco lentamente. CASPER
Hamsik: chi? No dai, non era mica lui quello in campo. Il sospetto viene anche a Sarri che lo sostituisce a inizio secondo tempo. Praticamente non azzecca un passaggio che uno. Come d’altra parte anche Jorginho. Una cosa buona però riesce a farla: si accomoda in panchina e lascia il posto ad Allan e la partita cambia. Non ce ne voglia il buon vecchio Marek, le giornate storte capitano a tutti. E oggi era sicuramente storta pure la sua cresta. DESAPARECIDO
Callejon: Goulham gli pennella un cross stile Beckham dei bei tempi e che sarebbe solo da spingere dentro, ma lui oggi sembrava più Krasic dei brutti tempi e neanche prende la palla, a un metro dalla porta. Lì si capisce che non è giornata (vedi Hamsik). Dei tre tenori, lui decisamente il meno intonato stasera. SOTTOTONO
TOP ATALANTA
Toloi-Masiello: un tutt’uno, e insieme a Palomino, sembrano la vecchia BBC della Juve che ha fermato Neymar-Messi-Suarez la scorsa champion. Per 60 minuti un muro invalicabile. In confronto al trio di “piccoletti” napoletani sembravano due Marcantoni che neanche stanotte al match Mayweather vs McGregor se ne sono visti così. Nel secondo tempo nulla possono contro il risveglio della forza. DARTH VADER
Cristante-Ilicic: nel gioco delle coppie ci sono anche loro. Così come i difensori, anche questa coppia di centrocampisti cancella per 60 minuti il centrocampo del Napoli. Cristante ha il merito del gol che sblocca la partita, saltando come una ballerina della Scala; Ilicic si divide tra l’annullare Jorgihno e il danzare sulla trequarti, con la grazia di un Bobo Vieri in una serata galante, cercando lo spazio per una delle sue famose sassate. FARFALLE
FLOP ATALANTA
Gomez: in effetti è difficile trovare un vero e proprio flop in questa squadra che ha obiettivamente fatto quasi tutto bene per gran parte della partita (vedi settimana scorsa contro la Roma). Però dal Papu ci aspettiamo sempre qualcosa in più. Se l’Atalanta dopo due partite è ancora a zero punti lui deve prendersi qualche responsabilità . Visto il vantaggio della sua squadra già stavamo pregustando un suo balletto social a fine partita, per restare in tema Cristante-Ilicic. Ma sappiamo che presto tornerà a deliziarci con gol e balletti. CIGNO NERO
Antonio Visco