Italia paesi di poeti, santi, navigatori e…tifosi di squadre di calcio. Ma un conto è tifare una grande, un conto è un piccola. Un altro conto è tifare una squadra di una città non di provincia che a malapena supera i 40mila abitanti ma che è riuscita a regalare emozioni e passione ai propri tifosi. Ed è sempre la Serie B a raccontarci questi piccoli miracoli. Peccato che per alcune l’anno in B le ha portate poi alla sparizione dal grande calcio, ma l’“esserci stato” è sempre meglio del “vorrei andarci”. Abbiamo selezionato le dieci squadre dei miracoli della B degli ultimi 20 anni.
Spoiler: due squadre sono di città vicine al confine con il Molise, quindi il Molise esiste
Castel Di Sangro (1996-1998)
abitanti: 6.227
Il miracolo calcistico non sono i Chievi o i Sassuoli di turno, ma il vero miracolo italiano (alla faccia della Falchi che usciva dal mare) è stato il mitico Castel di Sangro che nel 1996 approdò per la prima volta in Serie B e rimanendovi due stagioni consecutive. A capo di quella squadra c’era Osvaldo Iaconi con in campo Pistella, Spinesi e Bonomi. Iniziò sconfiggendo in casa il Cosenza, ma l’anno dopo finì ultimo in classifica, retrocedette e da undici anni manca dal calcio professionistico. I top: il paese di 6mila cristiani e lo stadio da 7.200 posti. In pratica, tutti gli abitanti (e un pezzo di un paese limitrofo qualsiasi) ci stanno dentro comodamente.
Alzano Virescit & AlbinoLeffe (1999/2000; 2003-2012)
abitanti: 13.669 (Alzano Lombardo), 17.923 (Albino), 4.468 (Leffe)
La Bergamasca non ha solo regalato al calcio italiano una squadra che prende il nome da una dea (Atalanta, ignoranti), ma anche due realtà che hanno fatto sognare ben tre città: l’Alzano Virescit (fu Boccaleone) di Alzano Lombado e l’AlbinoLeffe di Albino e di Leffe, che non c’entra nulla con la birra. Queste due squadre hanno militato in B dieci stagioni (1+9) e sono state espressione di città di 12mila, 17mila 4,5 mila abitanti. Note curiose: il Virescit aveva la maglia che ricordava la Croazia (ma bianconera), mentre l’Albinoleffe ha anche rischiato di andare in Serie A. Meno male che non c’è andato, altrimenti non sarebbe finito in questa classifica.
Gallipoli (2009-2010)
abitanti: 20.766
Dalle stelle alle…docce gelate: questo è stato il destino del Gallipoli che nella stagione 2009/2010 disputò la sua unica stagione in Serie B. Espressione di 20mila abitanti, come allenatore ebbe niente meno che Giuseppe Giannini. Puoi avere tutti i “principi” del Mondo in panchina o in campo, ma se non si pagano giocatori, trasferte e acqua calda, la radiazione è dietro l’angolo. Bello ma non Artistico.
Portogruaro (2012/2011)
abitanti: 25.049
Il Portogruaro, in provincia di Venezia, è durato un solo anno in B (stagione 2010/2001). Espressione di una città di 25mila abitanti divisi in undici frazioni, vinse il girone B di Lega Pro battendo in casa all’ultima giornata il Verona al “Bentegodi” davanti a 30mila spettatori. Lottò anche per la Supercoppa di Lega Pro, ma retrocesse subito. Ignorantissimo il solo e unico tifoso in trasferta, il mitico “Cece”. Poi il nulla e oggi la squadra gioca in un’ignorantissima Promozione veneta.
Virtus Entella (2014-)
abitanti: 27.649
Visto che il nome “Chiavari” può avere molti doppi sensi, la squadra cittadina ha deciso di “chiamarsi” un po’ in latino (che fa sempre figo) e un po’ come un torrente di otto chilometri km (Entella). La Virtus Entella da quattro stagioni consecutive è in B e ogni volta per i tifosi avversari è sempre un piacere andarci, un po’ per il mare e un po’ con la speranza di incontrarsi con qualche…chiavarese.
Savoia (1946-1948, 1999/2000)
abitanti: 42.637
Sappiamo che starete pensando se davvero questa squadra è stata dei famiglia Savoia. Il Savoia in questione non c’entra nulla con i sabaudi perché espressione della città di Torre Annunziata, a pochi chilometri da Napoli, capitale borbonica, arcirivale dei Savoia. Oggi il Savoia milita in Eccellenza, ma per tre volte ha giocato in B. Che figata: squadra con nome sabaudo, squadra con logo sabaudo, stadio con il cognome di origine francese (il “Giraud”) e che nel lontano 1924 ha rischiato di vincere lo scudetto. Allora erano tempi pionieristici, ma quelli dell’ultima stagione portavano il nome di mister Iaconi (specializzato in miracoli sportivi) e di una squadra che però retrocesse subito. Ignoriamo come abbia giocato quella stagione, ma ci fidiamo del suo inno che recita: “Se giuoca il Savoia nessuno s’annoia”. Avanti…Associazione Sportiva Dilettantistica Savoia 1908
Virtus Lanciano (2012-2015)
abitanti: 35.175
Lanciano è in provincia di Chieti e tra il 2012 ed il 2016 la sua (o il suo) “Virtus” ha giocato in Serie B. La prima stagione ha avuto in rosa due giocatori che molti dei nostri lettori avranno ora al Fantacalcio, Spinazzola e Falcinelli, e l’allenatore delle due stagioni successive (Roberto d’Aversa). Oltre ad aver avuto una donna come presidente (quel gran pezzo di bella ragazza di Valentina Maio) e la stessa aveva a libro paga il marito (Manuel Turchi). Che storia la (o il?) Virtus Lanciano, 35mila abitanti, uno stadio-velodromo e una squadra che ora non esiste più. Ne valeva la pena? Certo, altrimenti anche lei (o lui?) non sarebbe entrata (o entrato?) in questa classifica.
Sassuolo (2008-2013)
abitanti: 40.805
Anche il Sassuolo che si è comprato uno stadio, che ha presidente industriale con alle spalle tanti soldi, e che in Europa League ha conquistato gli scalpi di Stella Rossa e Athletic Bilbao è da considerarsi una squadra dei miracoli? Ovvio, altrimenti come avrebbe fatto a salire in A? Sassuolo, capitale della ceramica, ha scoperto la B grazie a Massimiliano Allegri vincendo il campionato di C1 nel 2007/2008. E allora, come oggi, aveva in squadra Francesco Magnanelli da Umbertide, Perugia. Che ha la squadra in Promozione e non ha mai fatto (a oggi) miracoli calcistici.
Gubbio (1947/1948; 2011/2012)
abitanti: 32.216
L’italiano medio quando pensa a Gubbio pensa a don Matteo e invece la città umbra (32mila abitanti) ha
avuto la propria squadra di calcio in B per due volte, nel 1947 e nel 2011. L’ultima stagione tra i cadetti aveva gente che poi negli anni ha giocato in A (Daniel Ciofani, Mario Rui, Benedetti, Buchel, Totò Donnarumma) e quel bravo ragazzo di Simone Farina, che con la squadra egubina divenne l’eroe di un calcio pulito in un mondo di palta. Egubino è l’abitante di Gubbio eh.
Cittadella (2000-2002; 2008-2015; 2016-)
abitanti: 20.155
Cittadella ha 20mila abitanti scarsi e una storia da raccontare: nata nel 1973, è la più giovane squadra “pro” italiana ma in Serie B è una garanzia. Il Cittadella è un chiaro esempio di programmazione e di voglia di credere nei propri mezzi. Proprio ciò che gli ignoranti non vogliono, ma se la devono tenere lo stesso. Chi diventa bomber a Cittadella poi gioca a grandi livelli. Soprattutto di PlayStation.