Nella serata del 1° marzo Gervonta Davis tornerà a combattere, e lo farà affrontando Lamont Roach Jr. per difende la cintura di campione del mondo dei pesi leggeri WBA, di cui è detentore. L’incontro è molto atteso dagli appassionati, non tanto per il valore del match – Roach sembra un avversario più che alla portata – ma perché ogni ritorno sul ring di Gervonta Davis è di per sé un evento mediatico. Il pugile americano è infatti uno dei più famosi al mondo, conosciuto anche da qui non segue questa pratica, e per questo è in grado di far muovere molti soldi agli enti organizzatori e attirare tantissimi fan. E poi, è ancora imbattuto, non avendo mai perso nessuno dei suoi 30 incontri. Ma come ha fatto un povero di Baltimora, immerso nel crimine e nella violenza, a diventare il volto della boxe contemporanea?
Gervonta Davis: l’infanzia
Gervonta Davis nasce a Baltimora nel 1994: la città è tristemente nota per l’alto tasso di criminalità, uso di droga e omicidi che caratterizza alcuni dei suoi quartieri. Proprio come quello in cui nasce il ragazzo che, senza una madre (tossicodipendente) e un padre (in galera) cresce tra case famiglia, famiglie affidatarie e la nonna. Davis assorbe tutto questo: è un bambino arrabbiato, non si sente capito e sfoga il stato d’animo in continue liti e risse con gli altri bambini. A 7 anni, i suoi zii decidono di portarlo ad una palestra di boxe: qui incontra Calvin Ford, con cui stringe un legame profondo. Ancora oggi Ford è l’allenatore di Gervonta, ed è anche diventato suo amico e una sorta di padre. Davis scopre il pugilato e, pur non essendo il migliore della palestra, è senza dubbio quello con la forza di volontà maggiore: ha fame e vuole uscire dal contesto di povertà in cui si trova. Uno dopo l’altro, vedrà infatti morire molti amici e conoscenti, persino il figlio di Calvin Ford. Ma lui ha la boxe, e questa lo tiene lontano da guai. Lentamente, inizia ad intravedere una via d’uscita.
Gervonta Davis: la carriera in breve
Davis diventa professionista nel 2013 all’età di 18 anni nella categoria dei pesi superpiuma: vince tutti i primi 8 incontri per KO, mostrando una potenza e una determinazione fuori dal comune. La prima grande chance arriva a gennaio 2017, quando basse Josè Pedraza e diventa campione del mondo IBF. Dopo aver conquistato anche la cintura WBA della stessa categoria contro Jesùs Cuellar sale nei pesi leggeri, dove continua a vincere e macinare avversari come Santa Cruz, Barrios e Rolando Romero.
Il punto di svolta della carriera di Gervonta Davis è l’incontro con Ryan Garcia. Pur non mettendo in palio titoli di rilievo, la grande fama dei due pugili – giovani, in ascesa e imbattuti – e il loro status hanno generato per anni una gigantesca attenzione mediatica. Dopo diversi rinvii e negoziazioni, il match viene organizzato. L’incontro del 23 aprile 2023, che genererà circa milioni di dollari di incasso e sarà uno dei più seguiti degli ultimi tempi – vedrà uscire vincitore in maniera piuttosto netta Davis, che terminerà l’incontro con un gancio al fegato al 7° round.
In seguito all’abdicazione di Devin Haney, che sale alla classe dei pesi superleggeri, Davis diventa campione dei pesi leggeri WBA. Nel giugno 2024, dopo oltre un anno di inattività, difende la cintura con successo contro Frank Martin.
I problemi personali e i guai sulla legge
Purtroppo, la vita di Gervonta Davis non è solo boxe e successo, ma è anche segnata da una storia personale complicata che prosegue anche dopo la sua turbolenta infanzia: il 27 febbraio 2019 Davis viene accusato di aver aggredito un uomo in centro commerciale dopo una lite, ma il caso viene archiviato dopo il raggiungimento di un accordo economico con la vittima. Un anno dopo viene visto afferrare la sua ex compagna e madre della figlia Gervanni per il bavero durante un match NBA, trascinandola verso l’interno del palazzetto dove l’avrebbe poi colpita al volto.
A novembre 2020 causa un incidente dopo essere passato con il rosso e scapa dopo aver colpito un’auto con a bordo una donna incinta, mentre Il 27 dicembre 2022 viene arrestato ancora per violenza domestica. Dopo questo e altri episodi più o meno gravi, Gervonta Davis ha ammesso di avere un forte problema di gestione della rabbia e di essere rivolto ad un professionista per diventare una persona migliore e mettersi questo lato di sé alle spalle.
Sabato Gervonta Davis scriverà un’altra pagina della sua grande storia di successi. Sia che siate appassionati di boxe sia che non abbiate mai visto un incontro in vita vostra, è sicuramente qualcosa su cui puntare gli occhi.