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LeBron James vince il premio “Sportperson of the year” di Sports Illustrated

LeBron James vince il premio “Sportperson of the year” di Sports Illustrated: un Re dentro e fuori dal campo.

LeBron James e i Los Angeles Lakers celebrano la vittoria del titolo NBA
LAKE BUENA VISTA, FLORIDA – OCTOBER 11: LeBron James #23 of the Los Angeles Lakers reacts with his MVP trophy and Finals trophy after winning the 2020 NBA Championship over the Miami Heat in Game Six of the 2020 NBA Finals at AdventHealth Arena at the ESPN Wide World Of Sports Complex on October 11, 2020 in Lake Buena Vista, Florida. NOTE TO USER: User expressly acknowledges and agrees that, by downloading and or using this photograph, User is consenting to the terms and conditions of the Getty Images License Agreement. (Photo by Douglas P. DeFelice/Getty Images)

Il 2020 è un anno particolare, costellato di disgrazie a livello globale. Dalla morte di Kobe, all’avvento del Covid, si sono susseguiti giorni complicati ed intensi. La pandemia non ha fatto altro che porre la lente d’ingrandimento su tutti i problemi preesistenti. Uno dei maggiori problemi – se non il maggiore- che riguarda l’attuale situazione Americana, è quello della diseguaglianza sociale

Un tema ricorrente che nella NBA ha trovato numerosi ambasciatori, uno su tutti, Lebron James. Il nativo di Akron ha sempre preso posizioni forti e decise a favore dell’uguaglianza sociale. Anche gli altri membri del famoso “banana boat”: CP3, Melo e D-Wade si sono schierati a favore dei diritti degli afroamericani. Quest’anno in particolare, con la politica di Trump e la morte di George Floyd, gli atleti NBA hanno sentito la necessità di esprimersi a riguardo. “More than a vote“, iniziativa presa da Lebron con persone del calibro di Michelle Obama,  è una campagna di sensibilizzazione degli afroamericani sull’utilizzo del voto. Un diritto che spesso quella minoranza non esercita, pensando di non poter cambiare le cose. Quest’anno però per Lebron è stato anche un anno denso di soddisfazioni e di vittorie. Non solo ha riportato da MVP delle Finals il titolo a Los Angeles- diciasettesimo- ma anche vinto per la terza volta il premio assegnato da Sports Illustrated, lo “Sportperson of the year award”

LeBron James vince il premio “Sportperson of the year” di Sports Illustrated

Lo aveva già vinto nel 2012 e nel 2016, due anni che corrispondono ad altrettanti anelli ed altrettanti MVP vinti. Citando il gergo calcistico si potrebbe dire che Lebron quest’anno, come nel 2012 con Miami e nel 2016 con i Cavs, ha fatto triplete. Ma non è stato l’unico vincitore del premio assegnato da Sports Illustrated. Tra gli altri nomi risaltano, infatti, quelli di Naomi Osaka e Breanna Stewart. 

La Stewart ha vinto il premio di MVP delle finals con i Seattle Storm, nella WNBA. L’Osaka invece ha vinto gli U.S. Open, dedicando la vittoria a Kobe Bryant ed omaggiandolo indossando la canotta numero 8. 

Ritornando al 23 che forse passerà al numero 6, cedendo il precedente numero a Davis, c’è un motto che lo ha sempre contraddistinto: “I promise”. Ha mantenuto tutte le promesse fatte, tra cui quella di portare il titolo a Cleveland. L’ I Promise School è la scuola fondata ad Akron da Lebron, nel 2018, che permette a più di 300 bambini di avere un’istruzione adeguata. Permette inoltre a questi bambini, provenienti da situazioni difficili, di avere a titolo gratuito: insegnamento, uniformi, forniture di biciclette e caschetti, colazione, pranzo, snack e dispense alimentari destinate alle famiglie degli studenti. “I promise” è anche il titolo di una canzone, che gli appassionati di Thom Yorke dovrebbero conoscere. “Non scapperò più, lo prometto, anche quando la nave sarà ormai naufragata, lo prometto”. Questi versi dei Radiohead ci aiutano a comprendere che Lebron ha giurato amore eterno alla pallacanestro, ha giurato amore eterno alla sua gente. Being a king on a basketball court it’s hard, being a king off a basketball court, it’s even harder.

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