Come ogni settimana, arriva la TOP 5 di Schiaccio e Non Faccio Fatica sul turno di campionato appena concluso.
La Serie A cambia nuovamente, almeno per il momento, padrone. La capolista Brindisi, che ha però ancora da recuperare mercoledì 28 la gara interna con Sassari, si fa sorprendere a domicilio da una Cremona (27-47 all’intervallo) a sua volta capace di centrare una salvezza – capolavoro con due giornate d’anticipo, proprio sul campo della miglior squadra della stagione. Ne approfitta Milano, che si aggiudica il big-match contro la Virtus Segafredo nell’anticipo del sabato, ispirata dai 35 punti (career-high) di uno scatenato Shields, il cui gioco da quattro punti a 50’’ dal termine respinge definitivamente l’assalto bianconero arrivato fino al -2 sull’83-81: sotto 0-2 negli scontri diretti sia con Brindisi che con Milano, le V Nere partiranno verosimilmente dallo slot #3 nella griglia playoff.
Alle spalle non mancano l’appuntamento con la vittoria una Reyer che allunga progressivamente con un 9-0 nel secondo tempo sulla Fortitudo priva di Hunt, così come dà una bella risposta alle ultime tre sconfitte in fila la Dinamo Sassari, partita subito a razzo (0-14) nel match mattutino di Brescia, senza più voltarsi indietro fino al termine della sfida: al contrario per la squadra di Buscaglia si allunga a sette la striscia consecutiva di sconfitte.
La prodezza – canestro e fallo per il sorpasso – a 3.6’’ dal termine di Brandon Taylor evita una mischia quadrupla a quota 18 a due giornata del termine, sancendo al contrario l’aritmetica salvezza di Reggio Emilia, a discapito di una Cantù battuta 72-71 e che resta ancora ultima da sola a 16. E’ quasi fatta la questione salvezza anche per Varese, che mette il naso avanti nell’ultimo quarto anche con due triple di Scola e passa 103-94 sul campo di una De’ Longhi Treviso costretta allo stop dopo sei vittorie di fila, mentre Trieste parte forte (30-12), si fa raggiungere a metà gara (49-49) e poi accelera nuovamente su Pesaro, guidata dalle super prestazioni di Marcos Delia (25) e Davide Alviti (24). Ha riposato Trento, che mercoledì è attesa dal recupero di Sassari (si gioca anche Virtus – Treviso), mentre domenica occhi puntati, in chiave salvezza, sullo scontro diretto tra Fortitudo e Cantù.
Brandon Taylor (Unahotels Reggio Emilia) – Il gioco da tre punti a meno di quattro secondi dalla fine vale vittoria e salvezza per la sua Reggio Emilia, al culmine di una prestazione sì con tanti tiri presi (19), ma nella quale segna 20 punti, distribuisce 3 assist e recupera anche due palloni: stagione interessante per un rookie al debutto in A1.
Shevon Shields (Armani Exchange Olimpia Milano) – Non solo non si fa distrarre dall’imminente playoff di Eurolega col Bayern a partire da domani, anzi coglie l’occasione per scaldare i motori timbrando una partita epica da 35 punti (con 7/9 da tre) in 27’. Ventidue arrivano già nel primo tempo, poi, come se non bastasse, griffa un gioco da 4 che respinge in maniera definitiva anche l’ultimo generoso assalto virtussino in una partita che tiene aperto per Milano il discorso primo posto in chiave regular season.
Fabio Mian (Vanoli Cremona) – Per noi la sua partita va bene anche solo fino al 21’, sul 50-27 a favore dei suoi e lui già a quota 22 con 6/9 da tre, senza conteggiare i successivi otto errori: primo tempo memorabile, sul campo della prima in classifica, nello spianare il successo e la conquista della permanenza della sua Vanoli. Segna 6 bombe come Davide Alviti (24 punti contro Pesaro), specialisti assoluti che attendiamo si confermino anche ad un livello superiore.
Luis Scola (Openjonmetis Varese) – 4/5 da 2, 4/5 da 3, incluse le due semiconsecutive nel quarto quarto che consegnano materialmente una vittoria di platino (e probabilmente la salvezza) a Varese. La Openjobmetis lo ha preso anche per decidere partite di questo peso, lui ricambia con 24 punti in 27’ mettendola anticipatamente al riparo dai rischi degli ultimi 80’.
Marcos Delia (Allianz Pallacanestro Trieste) – 25 punti con 9/12 al tiro e 7 rimbalzi, per continuare apparentemente a non dare mai nell’occhio, ma confermandosi uno dei lunghi più solidi e concreti del massimo campionato.
Paolo Galbiati (coach Vanoli Cremona) – A fine Luglio aveva probabilmente un altro miracolo, altrettanto affascinante da compiere, la salvezza della giovanissima Biella in A2. A distanza di qualche mese e con ancora 80’ da giocare è già salvo in A1 con una squadra che ha rischiato seriamente di non esistere più, giocando tutto l’anno in 8 senza snaturarsi mai, proponendo al campionato anche delle individualità decisamente interessanti: tre anni dopo quella Coppa Italia vinta con Torino subentrando a Larry Brown conferma di non essere lì per caso, ma lo immaginiamo già proiettato a cercare anche un posto nei playoff in queste ultime due giornate.
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