“Ancora tu, ma non dovevamo non rivederci più?”
Ebbene si, il Portogallo oltre ad aver centrato per la settima volta i quarti, per la quinta volta le semifinali è da ieri alla seconda finale di un Europeo. Numeri da capogiro, costanza e qualità. Si ma vittorie? Zero, nada, nisba, manco una! Già perchè quella dei portoghesi è sempre stata una nazionale ricca di nomi, ricca di qualità, potenzialità infinite, sempre buttate al vento! E non voglio scomodare il grande Eusebio che nel ’66 comunque raggiunse il terzo posto nel mondiale inglese nonostante giocasse pressochè da solo… Ancora oggi il miglior risultato ottenuto in un mondiale dalla Selezione Portoghese… Ma andiamo indietro di pochi anni, una decina… E troviamo una nazionale che schiera i vari Vitór Baia, Fernando Couto, Deco,
Rui Manuel Cesàr Costa (lo dico per intero perchè Rui Costa è riduttivo per il giocatore che era!), il primo CR7, Figo, Conceiçao, il primo Quaresma, Simão, Nuno Gomes, Joao Pinto… Gente che il pallone lo sapeva trattare sul serio eh… Gente che con i vari clùb dominava il mondo, ma che quando arrivava ad indossare la maglia rossoverde si sgonfiava! Emblematici gli europei del 2004, Portogallo finalista e padrone di casa, avversaria la Grecia, Bella squadra sorprendente si, ma sempre la Grecia era! Formazione inziale: Ricardo; Miguel, Ricardo Carvalho, Jorge Andrade, Nuno Valente; Costinha, Maniche, Luis Figo, Deco, Cristiano Ronaldo, Pauleta; Subentrati: Paulo Ferreira, Rui Costa, Nuno Gomes. Tralasciamo le scelte di formazione che possono essere opinabili, i giocatori scesi in capo giocavano nelle migliori squadre d’Europa… I Greci risposero con: Nikopolidis; Seitaridis, Dellas, Kapsis, Fyssas, Giannakopoulos, Basinas, Zagorakis, Katsouranis; Charisteas, Vryzas. Dai ma veramente? Zagorakis votato miglior giocatore dell’ Europeo venne preso dal Bologna dove fece piangere pure la mamma da quanto era scarso, Charisteas sembrava Ibrahimovic, duró quel mese, sparito, Karagounis (c’era anche lui) passó dall’Inter senza lasciar traccia, Vryzas era al Perugia di Gaucci. Risultato finale: Portogallo 0 – 1 Grecia (fonte: Josè Ferreira from Facebook). Robe da matti, roba di sfiga nera? Forse no, forse il calcio estetico, il calcio del funambolico CR7, del geniale Deco e degli immensi Figo e Rui Costa si specchiava troppo in sè stesso e finiva per scontrarsi con la fame, con la cattiveria degli avversari… Una sorta di eterno Tiqui taqa, senza un tiro in porta, contropiede avversario e gol! Ora la storia si ripete, quest’anno arrivano in finale con Francia o Germania, non partiranno certo favoriti e questo forse aiuterà… Staremo a vedere se questa splendida nazionale resterà a specchiarsi in sè stessa o riuscirà finalmente a compiere l’impresa fin’ora sempre sfiorata… Alè Portùgal, quantomeno lo dovete ai fenomeni sopra citati!
E.C.