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Calciatori e Videogames: Un incubo per José Mourinho

Duro attacco dell’allenatore della Roma, che non vede di buon occhio la passione dei giocatori per i videogiochi.

José Mourinho, nei primi giorni di ritiro con la Roma, più che l’adattamento ai nuovi schemi dei suoi giocatori, sembra esser preoccupato per il tempo trascorso da quest’ultimi davanti ai videogames e non le manda a dire nel video rilasciato sul canale YouTube della società:

Un incubo. I calciatori Stanno svegli tutta la notte a giocare a questa str**ta. Ed il giorno dopo magari c’è la partita“.

José Mourinho

Ovviamente i calciatori della Roma sono in buona compagnia. Tantissimi altri colleghi attuali e del passato, hanno dimostrato di avere una passione smisurata per i videogiochi, che li ha portati a saltare allenamenti, “allungare” i tempi di recupero da un infortunio o addirittura proprio a farsi male giocando.

Nesta ed il “famoso” infortunio alla mano

Tra i precursori di questa amata “disciplina”, ci sono senza dubbio Alessandro Nesta ed Andrea Pirlo, che ai tempi del Milan e della Nazionale trascorrevano ore intere giocando a FIFA. Pirlo, durante una diretta Instagram in compagnia di Bobo Vieri, raccontò che Nesta si ruppe addirittura un dito per il troppo tempo trascorso alla PlayStation.

“Eravamo con la Nazionale, avevamo giocato alla Play. Siamo andati giù a cena, lui ha preso il piatto e gli è caduto. In pratica gli è crollato il tendine del polso”.

Andrea Pirlo

Successivamente però, fu proprio Nesta a smentire tutto, affermando di essersi fatto male durante una partita di Champions League:

Leggenda. È vero che giocavo tantissimo alla playstation, ero capace di passarci le oreMa in quel caso andò diversamente

Alessandro Nesta

Özil, il malato immaginario

Quanto accaduto a Mesut Özil durante gli anni trascorsi a Londra, sponda Arsenal, ha del surreale. Il fantasista tedesco venne accusato dallo staff medico del club di aver allungato i tempi di recupero da un grave infortunio alla schiena, causato in parte dalle moltissime ore passate giocando a Fortnite. Grazie al portale “Wasted on Fortnite”, tramite il quale è possibile stimare il tempo di gioco trascorso online da ogni utente, venne fuori che in quel periodo Özil giocò 5.221 partite, per una media di circa 5 ore al giorno.

Dembèlè pazzo per Playstation, cibo e…. “malattie”

Dopo pochi mesi dal suo arrivo a Barcellona, Ousmane Dembèlè avvisò la dirigenza di non sentirsi bene, motivo per il quale avrebbe saltato gli allenamenti. Subito la visita fiscale del medico sociale della squadra blaugrana che, al suo arrivo, si è ritrovato dinanzi ad una scena surreale. Un mare di cartoni di pizza sparsi in casa, giovani che dormivano sul divano con la PlayStation accesa. Una evidente scusa quella della sua precaria condizione di salute per starsene a casa a giocare alla console con gli amici, tra cibo spazzatura e lunghe nottate.

Immobile e Balotelli, bomber anche con Pad alla mano

Oltre al calcio i due attaccanti sembrano avere anche un’altra passione in comune (e non è quella che state pensando voi!!!!). Ciro, durante i mesi passati in lockdown a causa della pandemia, ha creato dei veri e propri siparietti social con lui impegnato a divincolarsi tra FIFA e Formula 1, arrivando a “rifiutare” le avances della bellissima moglie Jessica. Balotelli invece, preferisce scaricare la tensione su Call of Duty, sfidando anche Proplayers del famoso videogame di guerra come Moonryde, Savyultras90 e Thinnd.

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