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Curiosità: Joao Felix, storia di un predestinato al Pallone d’Oro

Joao Felix

Curiosità Joao Felix: dal trasferimento monstre all’Atletico (il più assurdo della storia del calcio portoghese) al confronto scomodo ma giustificato con Ricky Kakà e Manuel Rui Costa.

Il calciatore portoghese più costoso di sempre

In Portogallo è considerato tra i talenti più puri degli ultimi decenni. João Félix Sequeira, più comunemente chiamato João Félix, ha tutti i numeri per diventare uno degli attaccanti più forti della sua generazione. È un classe 1999 e ha sudato dodici anni sui campi di Porto e Benfica per raggiungere da primo attore il palcoscenico dei grandi. In realtà la gavetta per lui è durata undici stagioni. Dal 2015 in forza alle Aquias di Lisbona, dopo un anno in prima squadra (43 presenze e 20 centri) in estate si è trasferito all’Atletico Madrid di Diego Simeone accompagnato da una cifra che definire “mostruosa” è dire poco: 120 milioni di euro sborsati dai Colchoneros, più 6 milioni relativi ai costi finanziari dell’operazione. Per nessun campione passato a quelle latitudini, l’Atletico era arrivata a investire un bottino così straordinario. In Spagna è il terzo acquisto più oneroso di tutti i tempi, in Portogallo il giocatore più caro della storia del calcio. Il primo della lista, davanti persino a un certo Cristiano Ronaldo.

Pronto, papà, come stai?

Da quando è un calciatore professionista ha un rito al quale ormai non riesce più a rinunciare. Il giorno della partita, mentre raggiunge lo stadio con i compagni di squadra telefona al padre. Lo fa sempre, ovunque si trovi, anche in Nazionale. È un modo – diventato abitudine – per trovare la giusta calma e acquisire fiducia prima di scendere in campo.

Curiosità Joao Felix: il rapporto e il paragone con Cristiano

A proposito di CR7, Joao Felix ovviamente ne è un grande estimatore. Fin da piccolo segue le gesta del campione juventino eterno simbolo del Real e oggi i due sono diventati compagni di squadra in Nazionale. Cristiano ha visto per la prima volta Joao dalla tribuna, in occasione di una partita giocata dal Benfica. Quel giorno viene ricordato per una dichiarazione rilasciata da un ex dirigente del Club portoghese. Riferendosi ai due disse: «Il miglior giocatore del Portogallo era allo stadio stasera. Ed è bello che Cristiano lo abbia visto». Nel 2019, appena trasferitosi all’Atletico, Joao ha ricevuto alcuni consigli da CR7 sul come affrontare la vita nella Capitale spagnola. Il ringraziamento era arrivato a mezzo stampa: «È un grande giocatore – disse Felix – attualmente il migliore del mondo e forse di sempre. Mi ha detto molto di Madrid, che gli piaceva molto. Ma io sono qui per scrivere la mia storia, per essere ricordato come Joao Felix. Lui è Cristiano Ronaldo e io sono Joao Felix».

Viseu, terra di talenti

Joao Felix è nato, come detto, nel 1999. Dove? A Viseu, città dell’entroterra portoghese che conta quasi 100mila abitanti. Viseu ha dato i natali anche a un altro talento del calcio lusitano, Paulo Sousa, campione degli anni ’90 di Juventus e Dorussia Dortumund, re d’Europa dal 1995 al 1997. Come Felix, anche Sousa era dotato di ottima tecnica e personalità. Un chiaro disegno del destino? Il gioiellino dell’Atletico ovviamente ci spera. Oggi Sousa fa l’allenatore e da agosto è libero di accasarsi in un nuovo Club. L’ultimo è stato il Bordeaux in Ligue 1.

Curiosità Joao Felix: l’idolo Rui Costa

Per fisicità e movenze in campo Joao Felix è paragonato a diversi campioni del passato, uno di questi è il suo connazionale Manuel Rui Costa, idolo del Benfica (oggi è il direttore sportivo del Club), ex Fiorentina e Milan. Ma c’è anche Ricardo Kakà nella lista, un altro rossonero a brillare nella hall of fame del calcio mondiale. Dei due, l’idolo di sempre è ovviamente “il grande Rui”. Ai tempi del Benfica Joao e Manuel si sono affrontati in campo in qualche partitella a margine degli allenamenti. Felix ha ricordato quei momenti in un’intervista al sito della UEFA: «Ho avuto il piacere di poter giocare con lui». Se continuerà a sorprendere come ha iniziato, in futuro potrà diventare un serio candidato alla vittoria del Pallone d’Oro. Rui Costa non ha dubbi: «Può vincerlo» ha pronosticato un anno fa.

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