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Chi è Timo Werner, l’attaccante tedesco “odiato” dai tedeschi

Chi è Timo Werner: dalle giovanili dello Stoccarda ai riflettori della Premier League

Chi è Timo Werner? È un calciatore tedesco, attaccante del Chelsea e della Germania. È uno dei talenti più brillanti usciti dal settore giovanile dello Stoccarda nelle ultime stagioni. Nel vivaio dei Die Roten ha giocato undici primavere ed è stato promosso in Under 19 quando aveva appena 16 anni. A quell’età Werner era già considerato un piccolo fenomeno del calcio tedesco. Ha esordito in prima squadra nel 2013 ancora molto giovane (è il più giovane calciatore della storia del club ad aver giocato in un match ufficiale). Nella sua prima stagione in Buldesliga ha conquistato un record dietro l’altro. Nell’estate del 2016 è stato ceduto al Lipsia neopromosso in Bundes per la cifra di 10 milioni di euro. Aveva firmato un contratto quadriennale. All’età di 20 anni ha raggiunto le 100 presenze in campionato, per lui un altro prezioso record da sfoggiare in bacheca. Ha segnato 21 gol in 32 uscite al suo primo anno nel Lipsia trascinando il club in Champions League grazie alle sue giocate. Dove gioca Timo Werner? Dopo quattro stagioni coronate con 95 reti all’attivo, nell’estate del 2020 è passato in Premier League al Chelsea. Quanto costa oggi? L’operazione in estate si è conclusa con un accordo da 60 milioni di euro.

Timo Werner curiosità: i problemi all’udito, il numero di maglia

Timo Werner ha sofferto qualche anno fa a un problema all’apparato uditivo. Un fastidio che in campo l’ha spesso limitato nelle sue giocate: i rumori troppo assordanti gli facevano perdere l’equilibrio. Per ovviare al problema indossava spesso nelle orecchie dei tappi ma non sempre la soluzione si è mostrata efficace: in occasione della partita di Champions League contro il Besiktas in Turchia il 26 settembre 2017, dopo soltanto 32 minuti di gioco fu costretto a lasciare il campo nonostante i tappi per il troppo frastuono proveniente dagli spalti (si calcolò che il rumore raggiunse la soglia dei 128 decibel). Uscì dal terreno di gioco tappandosi le orecchie. Il problema era più serio del previsto: Werner soffriva di vertigini, problemi respiratori, dolori ai muscoli e nausea.

Che numero ha Timo Werner, il calciatore più “odiato” della Germania

Sono quattro i numeri di maglia che ha indossato Timo Werner nella sua carriera dalle giovanili dello Stoccarda al Chelsea. Uno però domina su gli altri, il numero 11. Ha poi indossato il 9, il 14 e il 19. Al Lipsia ha sempre vestito la maglia numero 11, la stessa che sfoggia oggi da protagonista in Inghilterra. Con i colori della Nazionale tedesca invece scende in campo con la maglia numero 9. Timo Werner è considerato il giocatore più odiato della Germania. In ogni stadio in cui giochi viene fischiato dai tifosi avversari. La causa di tutto è il Lipsia, la squadra della Red Bull che proprio in Germania, ma anche nel resto dell’Europa, non è vista benissimo per le sue idee di calcio lontane dal modello tedesco e che tuttavia hanno consentito al Club di fare il salto verso i grandi palcoscenici europei. In altri termini, il Lipsia viene visto più come un progetto di marketing della Red Bull che come un progetto calcistico vero e proprio, una squadra costruita in provetta. E Timo Werner ne è stato il volto in copertina, per questo giudicato colpevole, reo di aver accettato per soldi una realtà lontana dalle sue origini e dai valori che da sempre promuove il calcio tedesco.

Come gioca Timo Werner?

Alto e agile, Timo Werner è veloce ed esplosivo. In progressione è difficilmente arginabile. Possiede poi qualità tecniche importanti, mixate a una resistenza sopra la media. In passato è stato impegnato nel suolo di ala e la sua evoluzione calcistica l’ha spostato nel ruolo di attaccante centrale. La sua dinamicità lo porta spesso a incontrare le esigenze dei centrocampisti e a dialogare con loro. L’altezza – 180 cm – lo pone poi come un potenziale pericolo per le difese avversarie anche nel gioco aereo. Nei primi passi brucia chiunque gli si pari davanti per poi colpire sotto porta con un fiuto da vero bomber: 275 presenze in carriera con le maglia dei club, 177 gol sono un bel biglietto da visita.

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