Dopo la soffertissima qualificazione ai play off, in molti si stanno chiedendo se l’attuale commissario tecnico Giampiero Ventura sia l’uomo giusto per guidare la nostra Nazionale verso i Mondiali 2018 che si terranno in Russia. D’altro canto, non tutte le colpe sarebbero da attribuire all’ex allenatore del Torino, dato che i giocatori comunque si contano sulle dita di una mano e la fortuna, questa sconosciuta, ci ha privato di giocatori fondamentali come Belotti e Verratti vittime di due infortuni. Eppure fanno discutere le scelte di non convocare Balotelli e Zaza e di ostinarsi con un modulo che forse non è propriamente adatto alla formazione azzurra in questo momento. La verità è che insomma, tra noi, Ventura, Oriali e Tavecchio nessuno ci sta capendo davvero qualcosa.
ECCO CHI POTREBBE PRENDERE IL POSTO DI VENTURA ALLA GUIDA DELLA NAZIONALE PER I PROSSIMI MONDIALI
EZIOLINO CAPUANO
Il Mister di Salerno non è certamente famoso per le vittorie ma per il suo temperamento irascibile e veemente che lo porta ad avere dei conflitti con tifosi e giornalisti fuori dal campo e dal quale inizia a scaturirne un linguaggio ignorante e sgrammaticato che gli darebbe una grande popolarità se dovesse guidare la Nazionale Italiana. Ve la immaginate una litigata con Maurizio Sconcerti e Melissa Satta? Sarebbe pura poesia. Famosa questa frase rilasciata qualche anno fa in conferenza stampa:
“In campo le checche non vanno bene. In campo debbono andare gli uomini con le palle, non le checche in mezzo al campo.”
Per cui se le checche saranno suoi avversari, gente come Cristiano Ronaldo e soprattutto Sergio Ramos non avrebbero vita facile contro gli azzurri visto il modulo prettamente difensivo e cazzuto del mister Salernitano.
ZDENEK ZEMAN
Se oggi il tecnico boemo dovesse essere nominato allenatore della Nazionale, statene pure certi, Balotelli, Zaza, Giovinco, Inglese, Caprari, Politano, Ragusa, Sansone, Pucciarelli e Pettinari sarebbero sicuri della convocazione. Il povero Donnarumma sarà costretto a raccogliere valanghe di palloni in fondo al sacco e Rugani, Bonucci, Spinazzola e Izzo saranno positivi all’antidoping per utilizzo eccessivo di analgesici visti i continui mal di testa a fine partita. Il suo 4-3-3 prettamente offensivo garantirebbe comunque quella fantasia di gioco che manca continuamente alla formazione azzurra e che garantirebbe almeno qualche vittoria di largo risultato contro qualche piccola squadra tipo Far Oer e San Marino. Occhio poi a beccare la Germania o addirittura la Spagna che li sarebbero c***i amari per tutti.
ALBERTO MALESANI
Tre anni senza allenare, qualcuno dovrà pur chiamarlo prima o poi. E chi se non Tavecchio e Lele Oriali per proporgli la panchina della Nazionale? Sarebbe perfetto per diversi motivi: il primo per la grandissima faccia tosta con cui affronteremmo le grandi squadre come l’Inghilterra, la Francia o la Germania, il secondo invece per le sue imperdibili conferenze stampa a fine partita che ci darebbero quella grandissima visibilità che manca dai tempi di Giovanni Trapattoni. Si, sarebbe decisamente l’uomo giusto a guidare la nostra Nazionale.
HECTOR CUPER
Quello di chiamare il tecnico argentino sarebbe un piano decisamente diabolico, e consisterebbe nell’ utilizzare la sua sfortuna per fregare il destino e vincere i Mondiali. L’Hombre Vertical è famoso non tanto per il suo carattere tenace e il suo temperamento, ma per le numerose sconfitte in numerose finali che gli son costate il soprannome di “eterno secondo”. Ne sanno qualcosa i tifosi interisti per quel famoso 5 maggio 2002 o quelli del Valencia con cui ha perso ben due finali di Champions League consecutivamente nel 2000 e 2001. Per ultima ci sarebbe la finale di coppa d’Africa di quest’anno persa dal suo Egitto contro il Camerun per 2 a 1. Insomma un destino beffardo che frega sempre la sua tenacia e il suo carattere da uomo tutto d’un pezzo. Ma il piano sarebbe il seguente: dovrebbe portare gli azzurri fino alla finale di Mosca per poi chiamare gli amici di Insigne e Immobile e farlo sparire definitivamente dalla circolazione. A quel punto Tavecchio e Oriali sarebbero costretti a trovare un’altra guida tecnica, e chi se non l’esperto delle finali Carletto Ancelotti?
A meno di clamorose sorprese come la finale di Istanbul, il tecnico Romagnolo dovrebbe portare Gigi Buffon a sollevare il suo secondo mondiale alla benemerita età di 40 anni.
NEDO SONETTI
Se la panchina della Nazionale in questo momento è bollente, l’ambiente è confuso e le difficoltà iniziano a farsi sentire, allora Nedo Sonetti sarebbe la persona giusta per “traghettare” l’Italia ai Mondiali e farci fare forse una dignitosa figura in Russia. L’allenatore di Piombino è famoso per la sua capacità di riportare calma e serenità in ambienti in subbuglio come quello attuale della Nazionale, basti pensare alle sue esperienze con Torino, Brescia, Lecce e Cagliari in cui ha ottenuto ben 2 promozioni e 2 salvezze tranquille a fine campionato dopo aver appunto riportato ordine e serenità quando tutto sembrava perduto. Certo l’età e la sua ultima esperienza da mister non sono dalla sua parte, ma come commissario tecnico dell’Italia ai Mondiali siamo sicuri e certi che non sfigurerebbe affatto!