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I 5 falli più brutti della storia del calcio

calciatore subisce un fallo e viene portato fuori campo

Chiunque abbia provato a giocare a calcio, a qualsiasi livello, sa che su ogni campo c’è almeno un giocatore che non sottilizza troppo tra la palla e il corpo dell’avversario: questo tipo di calciatori aggressivi utilizza molto spesso la propria esplosività e l’energia nervosa per avere la meglio sugli altri, e per questo sono generalmente apprezzati dai compagni di squadra. A volte, però, l’eccesiva veemenza li porta a superare le linee stabilite dal regolamento, facendo sì che si rendano protagonisti di falli terribili e piuttosto impressionanti, che in alcuni casi estremi possono anche debilitare fisicamente il malcapitato avversario. Andiamo allora a scoprire quali sono i falli più brutti della storia del calcio

Il fallo di Roy Keane su Alf-Inge Håland

Roy Keane ammonizione
(Photo by Michael Steele/EMPICS via Getty Images)

Roy Keane è stato un giocatore tanto amato dalla tifoseria del Manchester United quanto inviso alle altre: con la maglia dei Red Devils ha conquistato praticamente tutto ed è passato alla storia come uno dei centrocampisti più ostici, tenaci e fisici della Premier League. Il suo carattere lo ha portato a collezionare non pochi cartellini rossi, tra cui il più famoso è probabilmente quello rimediato nel derby di Manchester del 2001. Keane fa un’entrataccia sul ginocchio destro di Alf-Inge Håland (sì, il padre di Erling) piantando il piede a martello sul suo ginocchio: l’episodio è così violento ed impressionante da essere ricordato come The tackle.

Di questo fallo si racconta che abbia messo fine alla carriera di Håland, che poco dopo dovette sottoporsi ad un’operazione e giocò solo poche partite nei due anni successivi, ritirandosi nel 2003. Tecnicamente, però, questo epilogo non è imputabile a Roy Keane: per quanto esecrabile sia il gesto dell’inglese, bisogna infatti sottolineare che Håland terminò la partita, giocò quattro giorni dopo per la sua nazionale e anche il match successivo match del City. Inoltre, il ginocchio operato è stato il sinistro, mentre Keane ha preso in pieno il destro. 

Il fallo di Martin Taylor su Eduardo

Edoardo viene portato in barella dopo il fallo di Martin Taylor
(Photo credit should read ADRIAN DENNIS/AFP via Getty Images)

È possibile diventare celebri soprattutto per un fallaccio? Si, e la prova di questo assunto ci viene fornita da Martin Taylor, difensore inglese dalla modesta carriera finito sotto i riflettori il 23 febbraio 2008. Allora in forza al Birmingham City, il giocatore rimedia un rosso al 2’ della partita contro l’Arsenal per essere entrato in maniera a dir poco scomposta sulla gamba sinistra dell’attaccante Eduardo da Silva, fratturandone tibia e perone in un colpo solo. Sulla questione interverrà a fine partita anche l’allenatore dei Gunners Arsène Wenger, chiedendo inizialmente la squalifica a vita di Taylor, ritrattando però il giorno dopo. Alla fine, il difensore inglese rimediò tre giornate. 

Il fallo di Nigel de Jong su Xabi Alonso 

Il calcio di Nigel de Jong al petto di Xabi Alonso
(Photo by Laurence Griffiths/Getty Images)

Il fallo di Nigel De Jong su Xabi Alonso è uno dei più tristemente noti, non solo per via dell’efferatezza del gesto ma anche e soprattutto per via del palcoscenico su cui si è consumato: la finale della Coppa del Mondo del 2010. Al 28’ una palla spiove in direzione del centrocampista spagnolo, che prende le misure per colpirla di testa: senza alcun preavviso, de Jong entra su di lui con il piede all’altezza dello sterno, ribaltando Xabi Alonso e attirando le ire della Furie rosse. Incredibilmente, il centrocampista olandese, già noto per il suo carattere fumantino e per il gioco piuttosto duro, rimedia soltanto un cartellino giallo. La partita, come probabilmente sapete, finirà con il risultato di 1-0 maturato grazie al gol di Andrés Iniesta ai supplementari e vedrà la Spagna alzare il suo primo titolo mondiale. 

Il fallo di Witsel su Wasilewski 

Il fallo di Witsel su Wasilewski
(Photo credit should read LEFOUR-KRAKOWSKI-WAEM/AFP via Getty Images)

Axel Witsel, oggi in forza all’Atletico Madrid, non è un giocatore noto per essere particolarmente scorretto in campo, ma tra gli episodi più famosi della sua carriera c’è uno dei falli più brutti della storia del calcio: risale al 30 agosto del 2009, quando militava nello Standard Liegi. Durante la gara di campionato contro l’Anderlecht effettua un intervento estremamente violento ai danni di Marcin Wasilewski, al quale frattura tibia e persone. Un gesto impressionante, che costa al belga dieci giornate di squalifica, poi ridotte a otto. Axel Witsel si scuserà anche pubblicamente per il suo gesto, ma questo non basterà a placare le ire dei tifosi polacchi, al punto che gli sarà anche assegnata una scorta per proteggerlo da eventuali ritorsioni. Per il suo gesto Witsel sarà anche inserito dal quotidiano Het Laatste Nieuws tra le personalità belga più spregevoli dell’anno.

Il fallo di Thomas Müller su Tagliafico

Il calcio alla testa di Thomas Müller su Tagliafico
(Photo by Erwin Spek/Soccrates/Getty Images)

Thomas Müller è un altro di quei giocatori non propriamente amati al di fuori del proprio club (il Bayern Monaco) e della propria nazionale (la Germania): a un talento generazionale e a una visione del campo con pochissimi eguali, infatti, vanno accostati un carattere aggressivo e un riguardo sotto le scarpe per i suoi avversari. L’episodio più triste a vederlo protagonista è molto probabilmente il fallo effettuato sul difensore Nicolás Tagliafico durante Bayern Monaco-Ajax, con Müller che entra con il piede a martello all’altezza del viso dell’argentino.

@chefaticalavitadabomber

Qual è il fallo più brutto di sempre? Valgono anche quelli fuori dalla nostra 🔝5️⃣ #chefaticalavitadabomber #calcio #pl #premierleague #ucl #championsleague

♬ suono originale – CFVB
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