Tra dicembre e Gennaio, ormai da parecchi anni, si svolge il mercato di riparazione, una sessione che non ha mai regalato particolari gioie ai tifosi, ma che anzi, ha regalato parecchie delusioni, andiamo a ricordarne qualcuna:
Nicolas Anelka
Arriva alla Juventus da svincolato, le sue apparizioni in campo saranno più sporadiche dei gol di Andrè Silva al Milan, appena 3 in 6 mesi, 2 in campionato ed 1 in Champions League. Pagato 600mila Sterline. NIcolas, insegnaci a vivere.
Lukas Podolski
Uno dei Bomber più prolifici della nazionale tedesca. Ma voi ve lo ricordate al mondiale del 2006, quando fece ammattire tutta la difesa azzurra in una semifinale che ci vide uscire vincitori. Vincitore con la propria nazionale del mondiale brasiliano nel 2014, insomma uno che in carriera qualcosa ha vinto e i numeri prima di approdare all’inter parlavano per lui. All’Inter un girone di ritorno da dimenticare, appena un gol all’Udinese e nulla più. Meteora
Seydou Doumbia
Arrivato nel gennaio del 2015 direttamente da Mosca. I numeri parlano per lui, 13 presenze 2 gol e tante prestazioni inutili, i tifosi della Roma hanno odiato più lui che i giocatori della Lazio.
Helder Postiga
E’ stato talmente veloce il suo passaggio a Roma, sponda Lazio, che si fa fatica a trovare delle foto. Arrivato nel mercato di riparazione 2014 dal Valencia riuscirà a collezionare soltanto 5 presenze e zero gol. Un’aneddoto carino è senza dubbio il suo infortunio, arrivato esattamente durante il suo primo allenamento, infortunio muscolare. Poesia
Edu Vargas
Arrivato in pompa magna per sostituire il Pocho Lavezzi, un giocatore che da quelle parti ha lasciato il segno eccome. Costato la bellezza di 15 milioni di euro è riuscito nell’ardua impresa di fare solo 3 gol in Europa League e zero in campionato il tutto in 28 partite. Deve aver smarrito il fiuto del gol.
Jose Mari
Uno degli acquisti più costosi dell’era Berlusconiana, pagato 40 miliardi di vecchie lire arriva per ovviare ai problemi dell’attacco milanista, peccato che lui ne crei più di quanti ne risolva. abbiamo deciso di mettere una foto dei nostri giorni per farvi capire che forse è meglio come culturista che come calciatore. 52 presenze in rossonero 5 gol. meglio continuare a sollevare pesi.
Edmundo
Chi non si ricorda del suo soprannome, O Animal. Ecco forse ci si ricorda di lui più per quello che per i suoi numeri in campo, un brasiliano atipico, sempre incazzato con il mondo, mai un sorriso, un passaggio in viola che ricorda 37 presenze e 12 gol. Nella Fiorentina allenata da Trapattoni fece un buon girone d’andata vincendo il “titolo” di campione d’inverno per poi però, a febbraio, partire per il carnevale di Rio e lasciando la squadra senza punte titolari visto anche l’infortunio di Batistuta. Testa Calda.
Noi ragazzi via abbiamo solo fatto qualche nome di meteore passate nel nostro campionato alla stess velocità con cui di Usain Bolt corre i 100 metri. Se vi venisse in mente qualche altro nome non avete che da scrivercelo.
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