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Il retroscena dietro all’addio alla Juventus

Dean Huijsen in un’intervista a Marca vuota il sacco e sorprende tutti. “E poi sì, mi hanno costretto, mi hanno fatto allenare da solo e cose del genere.

Dean Huijsen ha trovato la sua isola felice al Bournemouth, diventando una delle sorprese della stagione in Premier League. Il difensore spagnolo, che in Italia qualcuno aveva forse sottovalutato, sta ora attirando l’attenzione dei grandi club e della nazionale spagnola. Un vero peccato per la Juventus, che in una stagione segnata dagli infortuni in difesa avrebbe potuto contare su di lui… se solo non avesse deciso di mandarlo via.

L’addio alla Juventus: Huijsen non le manda a dire

In un’intervista a Marca, Huijsen ha raccontato il retroscena del suo addio alla Juventus, e a quanto pare non è stato un saluto tra baci e abbracci. Dopo un prestito di sei mesi alla Roma, il difensore pensava di poter tornare a Torino e giocarsi le sue carte. Peccato che la Juve avesse altri piani per lui, e gliel’ha fatto capire in modo piuttosto chiaro:

“Sono andato in prestito alla Roma, sono tornato e ho capito che volevano vendermi o fare qualsiasi cosa di cui il club avesse bisogno la scorsa estate. Sono arrivato il primo giorno dopo la pausa estiva e mi hanno detto che dovevo andare via, ma che non mi avrebbero costretto”

Un messaggio rassicurante, no? Peccato che la realtà sia stata ben diversa. Huijsen, infatti, è stato messo ai margini, fino a quando la “non costrizione” si è trasformata in un chiaro invito alla porta:

“E poi sì, mi hanno costretto, mi hanno fatto allenare da solo e cose del genere. È stato un po’ brutto, anche perché ero lì da tre anni, dall’Under 17, e volevo solo provare a giocare con la prima squadra della Juve”

Insomma, dalla promessa del settore giovanile al “vai pure, grazie e arrivederci”. Alla fine, il Bournemouth si è rivelata la destinazione giusta per lui, ma chissà se in casa Juve, vedendolo brillare in Premier League, qualcuno non si stia mangiando le mani.

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