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La scaramanzia nel calcio

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Che ci crediate o meno, che siate superstiziosi o no, che abbiate le vostre manie oppure il nulla cosmico beh, la scaramanzia e le superstizioni sono state e saranno per molti una parte fondamentale del gioco!

Il talento e l’allenamento sono alla base di tutto, ma c’è chi crede che qualche rito propiziatorio porti bene ed aiuti a vincere le partite!

Facciamo alcuni esempi:

Eclatante era la superstizione di Laurent Blanc, roccioso difensore francese oggi allenatore dei Bleus, prima di ogni match infatti baciava la capoccia pelata di Fabien Barthèz suo compagno in Nazionale, in mancanza di Fabien si “accontentava” di qualcun’altro, il suo rito gli portó il Mondiale del ‘98 e svariati altri trofei.

I portieri sono spesso dei pazzi, farsi prendere a pallonate per tutta la vita qualche danno lo fa, George Campos ex glorioso portiere del Messico sfoggiava divise sgargianti e super colorate per scacciare gli spiriti maligni.campos-messico

Thibaut Courtois, oggi al Real Madrid, quando viene inquadrato dalla telecamera prima di ogni partita si gratta il mento, il perchè chiedetelo a lui, Iker Casillas, storico estremo difensore del Real, oggi al Porto ha molte manie, calzettoni e guanti devono essere sempre nella giusta posizione e del giusto colore e soprattutto ha l’abitudine di tracciare una linea che divide in due la sua area, riti che gli hanno consegnato oltre ai trofei Madrileni, Mondiale ed Europeo… Non male!

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Roman Burki portiere del Dortmund ha la mania fastidiosa di toccare e ritoccare il pallone prima di ogni partita!

https://youtu.be/JbQa85wXB14

Gary Lineker, ex attaccante inglese, invece non tirava mai in porta prima delle partite perchè non voleva sprecare nessuna cartuccia, ogni gol nel riscaldamento sarebbe stato un gol in meno in partita!

John Terry, l’ormai ex calciatore di Chelsea e West Ham era decisamente maniacale, per prima cosa stesso posto sul bus per lo stadio, sempre! Secondo, CD di Usher nello spogliatoio, sempre Usher… Terzo, tre giri di nastro attorno alla caviglia e per concludere doveva essere l’ultimo a far pipì prima della gara… Un pazzo!

Veniamo al reparto religiosi e troviamo due italiani, il mitico Giovanni Trapattoni nel Mondiale 2002 in Korea sfoggió la bottoglietta di acqua Santa con cui benediceva la sua area tecnica, peccato che poi Byron Moreno scatenó la sua (e non solo sua) vena blasfema!

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Marco Tardelli nel magnifico mondiale di Spagna ‘82 di portó a casa la coppa dopo aver giocato con un Santino nei parastinchi…

Ed ora gli Dei del calcio, Cristiano Ronaldo e Messi hanno la stessa mania di entrare in campo per ultimi, tranne quando sono capitani di Portogallo ed Argentina.
Il Ronaldo brasiliano, il Fenomeno per capirci, entrava sempre in campo col piede destro, pensava portasse bene e qualche magia con quel piede l’ha fatta!

Un’aneddoto carino lo racconta anche Jorginho a proposito di Sarri suo allenatore prima al Napoli ed ora al Chelsea: “Si rifiuta di toccare il pallone quando esce dal campo per una rimessa laterale: non c’è nulla da fare, non vuole neppure sfiorarlo, non ce lo restituisce mai”. Ma perché lo fa? “Forse perché non gli piace che il pallone esca, a essere pignoli nel suo calcio questo non dovrebbe proprio succedere”.

Cocnludiamo con la “Brujita”, Juan Sebastiàn Verón, ex Parma, Lazio, Manchester United ed Inter aveva una fasciatura sempre sotto al ginocchio, all’inizio usata per fermare la rotula, venne poi adottata come segno scaramantico e ne caratterizzó l’intera carriera!

Vi lasciamo infine con una citazione tratta dal film “Match Point” del 2005:

“Chi disse: “Preferisco avere fortuna che talento”, percepì l’essenza della vita.”


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