Vai al contenuto

Ma Che Fine Ha Fatto… Matteo Paro

Matteo Paro

Matteo Paro: Esordio

Rimini, 9 settembre 2006. Allo stadio “Neri”, il Rimini di mister Acori si appresta ad iniziare il suo settimo campionato di Serie B. I romagnoli sono una buona squadra e hanno tra le loro fila giocatori come Ricchiuti, Moscardelli e Jeda. Il destino, la fortuna o la sfortuna hanno voluto che i biancorossi iniziassero il campionato in casa contro una squadra piemontese. Non il Torino, promosso l’anno prima in massima serie, ma neanche il Novara, la Pro Vercelli o l’Alessandria. La squadra piemontese in questione era la Juventus Football Club. Il Rimini entrava nella storia ‘’battezzando’’ la prima partita in assoluto del club bianconero in Serie B. La Juventus era stata retrocessa in cadetteria per i fatti estivi di “Calciopoli”: si era parlato anche di una Juventus in Serie C, ma la giustizia sportiva decise che la squadra bianconera avrebbe iniziato la stagione in Serie B con 30 punti di penalità poi diventati diciassette (e alla fine diventati nove).

Ma non siamo qua a parlare del campionato della Juventus, ma siamo qua per analizzare il minuto 60 di quel Rimini-Juventus. Le squadre sono sullo 0-0. I padroni di casa stanno permettendo ai vari Del Piero, Nedved, Camoranesi, Kovac, Marchionni e Zalayeta di non segnare.

Matteo Paro: il primo gol tra i professionisti

Corner bianconero, palla a Nedved e sul rimpallo arriva il gol del numero 19 bianconero (al “Mari” in maglia nera). Non un campione del Mondo, non un vincitore di Mondiale ed Europeo in due anni, non un Pallone d’oro o un vice-Pallone d’oro. Quel giocatore era Matteo Paro, 23 anni e alla centesima partita tra i professionisti.

Gioia, festa, tripudio. Peccato che poi un quarto d’ora dopo il giocatore più iconico del Rimini, Adrian Ricchiuti (argentino di Lanus, dove era nato Diego Armando Maradona) batté Buffon e riportò il punteggio sull’1-1. 1-1 anche al triplice fischio e Juventus bloccata dal ‘’piccolo’’ Rimini. La storia poi dirà Juventus vincitrice del campionato e Rimini quinto in classifica.

Quello che ha segnato il primo gol in Serie B nella storia della Juventus

Ma soffermiamoci su Matteo Paro, centrocampista astigiano classe 1983, allora alla sua ottava presenza in carriera con la Juventus. Quel ragazzo entrava nella storia del club bianconero come Del Piero, Trezeguet, Baggio, Platini, Zoff, Scirea, Furino, Boniperti, Charles, Sivori, Hansen, Cesarini, Borel e Cevenini III, il primo marcatore bianconero di sempre in Serie A.

Matteo Paro sarà ricordato ad aeternam memoriam come “quello che ha segnato il primo gol in Serie B nella storia della Juventus’’. Paro era un regista, ovvero “palla a me, ciak si gira e ricomincia l’azione verso la porta avversaria”. Era frutto della Primavera juventina e lui era quello più esperto: primo marcatore della storia della Juventus in Serie B, la serie che nessun tifoso juventino avrebbe mai voluto giocare. Perdere finali di Champions magari sì, ma la Serie B no dai.

Matteo Paro: l’infortunio

Ancora oggi Matteo Paro è un mito per i tifosi bianconeri e non solo, ricordato per quella rete. E Paro, prodotto del vivaio bianconero, dopo una serie di prestiti in giro per l’Italia (Chievo, Crotone, Siena) sembrava, in quel 2006, aver trovato la sua strada, la Juventus. Una Juventus declassata in cadetteria con una rosa da Champions League ed una nidiata di giovani giocatori che proprio quella stagione si misero in luce con la maglia bianconera (da Giovinco a Marchisio, da de Sceglie a Mirante, da Piccolo a Lanzafame) Il campionato di Serie B non era (e non è) la Serie A, ma è un torneo competitivo dove da sempre i giovani si mettono in mostra. E Paro è stato uno di questi.

Ma che fine ha fatto oggi Matteo Paro?

A causa di un infortunio ad inizio aprile, Parò però uscì dai radar di mister Deschamps e, grazie all’esplosione dei giovani colleghi sopra citati, il regista di Asti giocò veramente poco e la stagione successiva, in massima serie, fu dato in prestito al Genoa dove ritrovò Gianpiero Gasperini, che già lo aveva allenato alla Primavera della Juventus. Due stagioni sotto la Lanterna e poi un tour tra Bari Piacenza, Vicenza, Spal, Mantova e Crotone dove, al termine della stagione 2015/2016 decise di appendere gli scarpini al chiodo all’età di 33 anni. Dieci anni dopo quel 9 settembre.

Se non ha più giocato in massima serie dopo il biennio al Genoa oggi è ancora in massima serie in quanto è il vice di Ivan Juric al Torino. Tra lui ed il tecnico croato c’è da sempre un feeling speciale: ex compagni al Genoa, Paro è stato agli ordini di Juric a Mantova e a Crotone ed il tecnico croato lo ha preso sotto la sua ala protettiva e lo ha voluto come vice- prima al Genoa e al Verona.

Parò da quel 9 settembre 2006, Matteo Paro ha giocato un’altra volta al “Neri” di Rimini quando giocava nella Spal ma non ha segnato: era il 3 novembre 2013. Ma lui si ricorderà per sempre il minuto 60 di quel Rimini-Juventus. Come lui, tutti i tifosi juventini.

Era il 9 settembre 2006, San Pietro Claver.

Condividi

Argomenti:

x