Nel mondo dello sport, il dibattito su chi sia il più grande di tutti i tempi è sempre acceso: il calcio, che tra gli sport è il più amato e seguito al mondo, non fa di certo eccezione. Quando si apre questo tema, ognuno vuole dire la sua, ma i nomi che ruotano intorno a questo topic alla fine sono sempre due: Pelé e Diego Armando Maradona. Certo, sappiamo bene di parlare di due epoche diverse, di due stili di gioco unici, ma è anche vero che entrambi hanno lasciato un segno indelebile nella storia del calcio. Chi è stato davvero il migliore? Andiamo ad analizziamo i numeri, il talento e l’impatto di queste due leggende.
Storia e carriera: due percorsi da leggenda
Pelé, Il re del calcio brasiliano, esordisce nel Santos a 15 anni: gli basta una sola stagione per dimostrare il suo potenziale, e infatti a 16 viene convocato in Nazionale. È proprio con la maglia verdeoro che scriverà le pagine più importanti della sua carriera, diventando protagonista assoluto delle tre coppe del mondo conquistate dal Brasile, ancora record assoluto per un singolo giocatore. A livello di club vincerà praticamente ogni cosa, dal Brasileirão alla Libertadores, passando per l’Intercontinentale. Finirà la carriera negli USA con il New York Cosmos, contribuendo a diffondere il calcio negli Stati Uniti. Il suo bottino sembra aver superato le 1000 reti, ma in realtà c’è molto dibattito intorno a questo numero, che sembra essere stato “gonfiato” dalla FIFA.
Maradona, il Pibe de Oro, esordisce con l’Argentinos Juniors a soli 15 anni, poi passa al Boca Juniors e diventa infine un’icona con le maglie di Barcellona e Napoli. Ovviamente, non possiamo tralasciare il percorso in Nazionale, il cui picco è la vittoria ai Mondiali del 1986, con il celebre “Gol del Secolo” e la “Mano de Dios” contro l’Inghilterra ai quarti di finale. Subito dopo, poterà il Napoli a vincere due scudetti (1987, 1990) e una Coppa UEFA, contribuendo a rendere gli azzurri una squadra di livello mondiale.
Stili di gioco a confronto

Passiamo ora agli stili di gioco, essenziali per comprendere l’impatto nel calcio delle rispettive epoche.
Pelé, autentica prima punta, vantava una potenza incredibile, un grande tempismo e una completezza tecnica che lo rendeva, in sostanza, in grado di segnale in qualunque modo e in qualsiasi momento. Inoltre, aveva un fisico robusto e una velocità di base impressione, alla quale riusciva comunque ad abbinare un gioco elegante e non basato esclusivamente sul dominio fisico. Pelè, infatti, eccelleva in ogni fondamentale: dal dribbling al tiro, passando per il colpo di testa, per i passaggi e per la visione di gioco. L’arma di finalizzazione perfetta, che non a caso negli anni ’60 e ’70 ha battuto record su record.

Maradona è stato per certi versi la personificazione del genio calcistico: magia e tecnica al potere, abbinate a una fantasia e a una capacità di dribbling incredibili, che gli permettevano di scartare intere difese e andare in porta con facilità. L’elemento più distintivo del suo repertorio era la visione di gioco unica, che gli permetteva di trovare passaggi impossibili, insieme ad una sensibilità tecnica straordinaria. Era anche un leader straordinario, capace di trascinare le squadre anche nelle situazioni più difficili e disperate.
Numeri a confronto
Mettiamo a confronto un pò di numeri.
Mondiali vinti:
- Pelé: 3 (1958, 1962, 1970)
- Maradona: 1 (1986)
Gol in carriera:
- Pelé: 1.281 gol (includendo amichevoli e partite non ufficiali)
- Maradona: 346 gol
Palloni d’Oro:
- Pelé: 0 (Non assegnato ai non europei fino al 1995)
- Maradona: 1 (1995, alla carriera)
Scudetti vinti:
- Pelé: 6 (con il Santos in Brasile)
- Maradona: 2 (con il Napoli in Italia)
Coppe Libertadores:
- Pelé: 2 (con il Santos)
- Maradona: 0
Trofei internazionali per club:
- Pelé: 2 Coppe Intercontinentali
- Maradona: 1 Coppa UEFA (con il Napoli)
Squadre iconiche:
- Pelé: Santos, New York Cosmos
- Maradona: Boca Juniors, Barcellona, Napoli
L’eredità e l’impatto nel calcio mondiale
Due figure di questo calibro non possono non aver lasciato un segno indelebile nel mondo del calcio: ancora oggi, infatti, moltissimi guardano a Maradona e Pelè come a idoli a cui ispirarsi. Pelé è diventato il simbolo del calcio globale: ha reso il Brasile la nazionale più iconica della storia, influenzato generazioni di calciatori brasiliani, da Romário a Neymar, e promosso il calcio negli Stati Uniti con la NASL in un periodo in cui questo sport non aveva ancora attecchito nel cuore del paese a stelle e strisce.
Maradona è stato Il dio del popolo: non perfetto come Pelè, contraddittorio e spesso nel torto, ma per certi versi più umano e, per questo, amato dalle classi meno abbienti. Simbolo di riscatto e passione, in Argentina e a Napoli è diventato più di un giocatore di culto, una vera e propria figura sacra. Oltre a ciò, ha ispirato una cultura calcistica dove la tecnica e la creatività hanno un ruolo da assoluti protagonisti, spesso anche più dell’efficacia.
Chi è il vero re del calcio?
Arriviamo al dunque: chi è il migliore?
Pelé ha vinto di più, segnato più gol e dominato la scena mondiale per oltre un decennio. Maradona ha lasciato un’impronta emotiva e leggendaria, con momenti unici che lo hanno reso indimenticabile e un vero e proprio idolo per città e paesi. Se si guarda ai trofei e ai numeri, dunque, Pelé appare essere il re del calcio, mentre se si considera l’impatto emotivo e il carisma, Maradona è stato il più grande di sempre.
In conclusione, il dibattito non avrà mai una risposta definitiva, e di certo non possiamo offrirla in questa sede: entrambi sono icone immortali del calcio. Pelé è stato il campione perfetto, Maradona il genio ribelle: ognuno ha lasciato un’eredità unica, influenzando il calcio come pochi altri nella storia. E per te, chi è il vero re del calcio?
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