“Eran trecento, eran giovani e forti, e sono…diventati dei campioni”: questa è la speranza del nostro calcio in un Paese che a volte sembra infischiarsi di chi è nato…dopo. La nostra Serie A, da questa stagione, come non mai, è caratterizzata da giovani calciatori nostrani pronti a dare la linfa giusta alle nostre squadre. Siamo lontani dagli anni ’90, quando “andavamo a comandare” in giro per l’Europa e per il Mondo, ma qualcosa si sta muovendo. I talenti ci sono, le Under sono attrezzate e la speranza è che un giorno si possa interrompere l’arrivo di giocatori dai nomi esotici provenienti da Paesi altrettanto esotici. Intanto per ora godiamoci il momento e vediamo quali sono i cinque giovani italiani (e sottolineiamo italiani) da tenere d’occhio quest’anno.
I cinque giovani italiani su cui puntare: da Meret a Cutrone
Nel segno della T: prima Scuffet, ora Meret. Dalle parti del “Friuli”, si sta formando una buona scuola di portieri con il cognome tronco, come il mitico Zoff. Che non finisce con la T, ma che dall’Udinese è arrivato poi a vincere un Europeo ed un Mondiale. In casa Spal si spera che il ventenne estremo difensore di Udine possa fare la differenza tra i pali ed impedire che la Società Polisportiva Ars et Labor possa tornare subito in B. Il campionato sarà lungo, impegnativo ma il giovane Alex spera possa andare anche lui in Russia e diventare il vero erede di Buffon, un altro grandissimo portiere con il cognome tronco. Il tutto alla faccia di Donnarumma, che non ha un cognome tronco e non è furlan.
Patrick Cutrone (Milan), attaccante, classe 1998
Pronti via: rigore procurato, gol e assist per Suso. Questo è stato il biglietto da visita di Patrick Cutrone contro il Crotone. Il numero 63 milanista, già in gol in Europa League, si sta imponendo come uno dei giocatori più talentuosi del nostro campionato e il match dello “Scida” ha fatto capire ai tifosi del Milan che hanno in casa un altro canterano che, se “tutto va come deve andare” come cantava Max Pezzali, farà godere una piazza da troppo tempo carente di gioie. Cutrone non è passato “alle cose formali” come altri suoi undici compagni di squadra, ma se il buongiorno di vede dal mattino Fassone dovrà aggiornarsi al più presto.
Riccardo Orsolini (Atalanta), attaccante, classe 1997
Nel nostro massimo campionato hanno militato i più forti giocatori della storia del calcio, ma mai una Scarpa d’oro del Mondiale Under20 proveniente…dall’Italia. L’attaccante di Ascoli Piceno ha segnato cinque reti nell’ultimo Mondiale che ha visto gli azzurrini arrivare addirittura terzi. Chi ha vinto il titolo di capocannoniere della manifestazione (a parte Diaz, Salenko, Messi e Aguero) non ha mai fatto molto dopo in carriera e quindi sull’attaccante della Dea c’è tanta attesa, viste anche le giocate con il “Picchio” e la cifra dell’operazione che lo ha portato a Bergamo. A 20 anni ha la grande occasione di giocare in una squadra che da sempre punta sui giovani e che può offrirgli la vetrina dell’Europa. Ce la farà? I numeri li ha, ma per ora quello che si sa è il numero di maglia, il 7.
Andrea Pinamonti (Inter), attaccante, classe 1999
Su Andrea Pinamonti si è detto tanto a livello di Primavera e a oggi conta due presenze in Serie A ed una in Europa League, per un totale di 100 minuti circa di gioco. Questa può essere la sua stagione e siamo certi che Spalletti potrà usarlo in attacco per cercare di riportare l’Inter nell’Europa che conta. Su di lui c’è molto hype e dalle parti di Appiano Gentile sperano possa diventare un pilastro dell’Inter del futuro. Coetaneo di Donnarumma, i tifosi del Biscione sperano che sotto la Madunina si possano giocare nella prossima decade tantissimi derby tra i due classe 1999. Procuratori permettendo.
Alessandro Murgia (Lazio), centrocampista, classe 1996
Fino al minuto 90 di Juventus-Lazio di Supercoppa italiana, il nome di Alessandro Murgia era noto ai tifosi della Lazio, ai maniaci del Fantacalcio e ad Andrea Bertolacci, che ha sposato la di lui sorella Nicole. Dopo il gol-vittoria pochi istanti dopo il pareggio di Dybala (nome noto ai più invece), ora tutta Italia conosce Alessandro Murgia e tutti sanno che è il fratello minore dell’interprete di Cristina Giorgi in “Tutti pazzi per amore”. Eppure Murgia, nonostante la giovane età, ha giocato molto con la maglia laziale. Mister Inzaghi ha a disposizione un talento che spera possa rimanere sotto l’altra sponda (calcistica) del Tevere per tanti anni. Il 21enne romano-sardo ha regalato a Lotito il quarto trofeo della sua gestione (termine intraducibile in latino) e il presidente si sta già leccando i baffi solo per l’idea che qualche squadra possa bussare alla sua porta per avere informazioni sul suo numero 96. Che in latino si scrive XCVI.