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Napoli vs Inter è come Nord vs Sud

Sabato sera arriva in campionato una delle sfide più affascinanti della nostra Serie A: ad affrontarsi saranno rispettivamente la prima e la seconda della classe, il Napoli e l’Inter, l’asinello contro il biscione, dove l’ignoranza tra i congiuntivi sbagliati da Insigne e le sgroppate di Nagatomo nel derby di Milano si inizia a respirare a pieni polmoni.

Chi sarà a trionfare tra il toscano Spalletti o il compaesano Sarri? Quale canzone vincerà tra Napul’è e Urlando contro il cielo? Esoprattutto, quale tripletta avrà la meglio tra quella di Icardi o quella in bagno di Mertens? Noi che tra il Naviglio nebbioso nel pieno centro di Milano ci lavoriamo, ma che vorremmo essere sotto il Vesuvio a mangiare una bella Pizza, abbiamo provato a mettere insieme i pro e i contro delle città delle due squadre e vedere chi può avere la meglio fuori dal campo.

In attesa di sapere come potrà essere la super sfida di sabato sera, noi siamo andati a confrontare alcuni aspetti fondamentali fuori dal campo.

DUOMO DI MILANO CONTRO PIAZZA DEL PLEBISCITO


Canten tucc “lontan da Napoli se moeur’ , ma po’i vegnen chi a Milan. Chi di solito va a Napoli piange due volte, la prima quando arriva e la seconda quando gli fregan l’orolog…. Quanto parte! Non è facile lasciare Piazza del Plebiscito, i quartieri spagnoli e il sole di Napoli quando ad accoglierti ci sono lo smog, lo stress e soprattutto la nebbia. Milano però si distingue anche per il Duomo di Milano, per i Navigli che

ispirano migliaia di artisti (no non Immobile o Salvatore Aronica, ma neanche Fischnaller o Gianluigi Buffon) e per il teatro ‘La Scala’ che ospita numerosi eventi musicali di grandissimo spessore. A Milano manca solamente il mare, il che la renderebbe unica al mondo, ma quello che offre questa città a tante persone presenti in questo mondo, non lo offre forse nessuno.

 

CUCINA: LA PIZZA CONTRO IL RISOTTO ALLA MILANESE

La sfida più importante parte forse tra i formaggi, dove ad affrontarsi sono la mozzarella di bufala contro il tipico gorgonzola: la prima la puoi mangiare semplicemente così com’è, ovvero fresca e naturale allo stesso medesimo momento, mentre il gorgonzola lo puoi accompagnare con qualsiasi cosa che tanto sta bene con tutto, oppure lo puoi mangiare cosi com’è che tanto male non fa. Attenzione a non farsi ingannare dall’odore.
Con la mozzarella di bufala, un po’ di farina e tre cucchiai di sugo sotto il Vesuvio, i Napoletani ci hanno inventato la pizza, un piatto autentico e raffinato che in molti provano ad imitare, ma che nessuno sa fare veramente come loro. La pizza è quel piatto che puoi paragonare al gioco di Sarri, ovvero semplice, con pochi ingredienti ma dalle mille fantasie che sono un autentico piacere sia da guardare sia da gustare.

Un piatto che invece può rappresentare l’Inter di Spalletti è un tipico  risotto alla milanese coi funghi porcini, dove il risotto, se fatto bene può conquistare e convincere tutti gli addetti ai lavori, mentre i funghi invece danno quel tocco di classe in più che rendono il piatto unico e un capolavoro.

MUSICA


A dar battaglia al compianto Pino Daniele, Roberto Vecchioni e Nino D’Angelo ci sono Adriano Celentano, Elio e le storie tese  e Luciano Ligabue. Nino D’Angelo è l’autore dell’inno ufficiale azzurro e molte volte ha dichiarato l’amore per la sua squadra in televisione, soprattutto nel film “Tifosi”, mentre a scrivere l’inno dell’Inter ci ha pensato la famiglia Celentano, che con “Pazza Inter” ha fatto piangere e innamorare milioni di tifosi nerazzurri in giro per il mondo. Ma non solo: Con Napul’è Pino Daniele ha fatto emozionare migliaia di persone durante i suoi concerti, mentre il Liga invece ha più volte incitato la sua squadra nominandola nel brano Hai un momento Dio?,

senza contare il ritornello di Urlando contro il cielo che parte a San Siro ogni volta che l’Inter segna.
Allo stadio poi, anche mettere i canti popolari può dare magia e far sventolare migliaia di bandiere tra tutti i presenti: a Napoli rende bene l’atmosfera di O Surdato ‘nnamurato, mentre ad ogni interista che si rispetti non puoi toccargli il momento sacro in cui si canta O mia bela Madunina.
Chissà se a trionfare sarà ‘Napul’è mille amarezz’ o’ Imprecando contro il cielo’

LA F**A


No, a questo giro non si possono non nominare Wanda Nara per l’Inter o Kat Kerkhofs  per il Napoli. Le mogli rispettivamente di Icardi e Mertens, oltre a dare un bell’effetto alle due punte che segnano triplette dentro e fuori dal

campo a tutto andare, sono al centro dell’attenzione mediatica per le storie strane che girano attorno a loro. La prima per la storia eterna del triangolo amoroso con Maxi Lopez e Maurito, mentre l’altra per aver dichiarato apertamente e senza peli sulla lingua, che adora copulare col suo uomo nei bagni dei treni. Peccato solo che a sto giro il Napoli gioca in casa e che il povero Dries sia letteralmente giù di morale dopo il rigore parato da Fedez nella sfida di martedi col Manchester City in Champions. Potrebbe forse andar molto meglio a Maurito, che dopo aver fatto tripletta al Derby e aver aumentato il numero di copie vendute dei suoi libri a soli 24 anni, sta passando un ottimo periodo di forma sia dentro che fuori dal campo. Occhio però all’insaziabilità di Wanda, che potrebbe provocare qualche fastidiosa pubalgia.

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