Queste sono le giornate che ricordi, per sempre, impresse a fuoco nella mente. 28 maggio 2017, allo stadio Olimpico arriva il Genoa per l’ultima di campionato. Ma non è una giornata qualsiasi, è l’ultima di Totti.
Sì, fa strano dirlo, ma è l’ultimo tango di un giocatore straordinario, immenso. La storia del calcio italiano.
I calciatori del Genoa arrivano allo stadio ben sapendo che in una giornata del genere passano nettamente in secondo piano. Inoltre arrivano all’Olimpico con la salvezza già in tasca, dunque Juric può permettersi di fare scelte quasi azzardate nella formazione e lancia Lorenzo Pellegri titolare in attacco. Classe 2001, tradotto 16 anni. Si può intuire l’emozione che il ragazzino ha provato nell’entrare in campo, con i cori della curva per Totti in sottofondo. Ma un vero predestinato non si fa prendere dall’ansia.
Terzo minuto, dormita difensiva della Roma, palla tra i piedi di Pellegri. Gol. Esultanza semplice, genuina, adatta ad un ragazzino che non riesce a credere di aver segnato all’Olimpico in una giornata tanto storica per l’intero calcio.
Ma forse è tutto frutto del destino, quasi un passaggio di consegne dal Capitano al bambino prodigio.
Dopo Kean, Pellegri. I 2000 cominciano a convincere.
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