DALLA TRECCANI ALLE CHIAVI DEL CANCELLO DI TRIGORIA
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Cassano: “Al Real Madrid sono andato in giro a fare lo stupido” – dal 14 febbraio
Antonio Cassano nasce a Bari il 12 luglio 1982, praticamente mentre tutta Italia festeggia la vittoria del Mondiale. A 17 anni nel giorno del suo esordio in Seria A incanta tutti con un gol che entrerà nella storia del calcio italiano. È stato senza ombra di dubbio uno dei giocatori più talentosi di sempre, purtroppo il suo carattere non l’ha mai aiutato ad affermarsi a livello mondiale come avrebbe potuto fare viste le sue infinite doti tecniche e la sua visione di gioco. Ha vestito le maglie dei alcuni dei club più prestigiosi al mondo, ma senza le proverbiali “Cassanate” avrebbe potuto fare molto di più.
LE CASSANATE. Ne ha fatte così tante che sono finite nell’enciclopedia. Ed infatti nella Treccani alla voce “Cassanata” troverete questa definizione: Gesto, comportamento, trovata, tipici del calciatore Antonio Cassano. Fu Fabio Capello ad usare per la prima volta questa espressione.
L’AMORE PER IL CIBO. Lo ha raccontato lo stesso Cassano, durante gli anni al Real Madrid pesava 95kg, praticamente era in sovrappeso di 15kg. La colpa è stata anche della Nutella, che era sponsor del club e che omaggiava i giocatori di maxi barattoli, e Antonio ne mangiava a cucchiaiate.
IL TUNNEL A “PLUTO”. “Pluto” Aldair era un’istituzione per la Roma e per i romanisti, dopo pochi giorni dal suo arrivo a Trigoria Antonio pensò bene dopo un tunnel in allenamento di schernirlo così “hai sempre le gambe aperte come tua madre”, nello spogliatoio probabilmente non volarono solo risate…
IL RAPPORTO CON TOTTI. Vederli giocare insieme è stato un privilegio per tutti gli amanti del calcio, avevano una connessione naturale, si cercavano e si trovavano sempre. Antonio appena arrivato a Roma fu accolto a casa Totti come un figlio. Il rapporto tra i due poi si è incrinato, tanto da non parlarsi per 4 anni, dopo un’ospitata in tv: il talento barese si infuriò con Totti, reo di aver discusso con la produzione i cachet dei due, secondo Cassano il capitano della Roma incassò 100mila euro e lui solo 10mila. Solo anni dopo Fantantonio venne a sapere che le cose non erano andate affatto così.
LE CHIAVI DI TRIGORIA. Fantantonio ha confessato di aver avuto più di 700 donne, molte delle quali incontrate anche durante i blindatissimi ritiri della Roma. Antonio si era procurato un doppione delle chiavi del cancello sul retro che dava direttamente sulla strada, e così si incontrava di nascosto con le sue fiamme negli spogliatoi delle giovanili.