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Cinque cose che non sai su Ronaldinho

Ronaldinho

DAL TRASFERIMENTO SALTATO PER LA PIOGGIA ALLA PAURA DI GUIDARE

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Dalla prima categoria alla Nazionale – dal 14 febbraio

Ronaldo de Assis Moreira, meglio noto come Ronaldinho, è considerato uno dei calciatori più forti di sempre. Il suo talento cristallino e la sua infinita fantasia, con cui ha impreziosito le sue giocate e deliziato gli amanti di questo sport, lo hanno reso uno dei giocatori più spettacolari della storia del calcio.

IL TRASFERIMENTO SALTATO PER LA PIOGGIA. Era il 2003, e dopo il Mondiale vinto nel 2002 Ronaldinho era la nuova stella del calcio brasiliano e tutti i top club erano su di lui. Era fatta con i Red Devils, ma il giorno della firma nella grigia Manchester pioveva a dirotto, a Ronaldinho la città e il clima fecero una pessima impressione, e così all’ultimo saltò tutto e pochi giorni dopo l’asso brasiliano si accordò con il Barcellona.

LA DOPPIA ORIGINE DEL SUO SOPRANNOME . Il suo nome completo è Ronaldo de Assis Moreira, ma tutti lo conoscono che il suo soprannome: “Ronaldinho” che nasce sia perchè quando iniziò a giocare con il Gremio era sempre il più piccolo, sia perché nel 1999, quando esordì con la Nazionale maggiore brasiliana, era già presente un altro Ronaldo, il Fenomeno. Infatti fino a due anni prima nei Mondiali Under-17 svoltisi in Egitto nel 1997, portava ancora il nome Ronaldo sulla maglia.

IL FRATELLO MAGGIORE. Suo fratello maggiore Roberto de Assis Moreira, a detta di molti era ancora più forte di lui, venne anche chiamato in Italia dal Torino per sostenere un provino, ma poi il Gremio si oppose al trasferimento e non se ne fece più nulla. Qualche anno dopo un terribile infortunio mise fine alla sua carriera, e così divenne il manager di Ronaldinho, gestendone al meglio la carriera.  

LA SCOMPARSA DEL PADRE. Ronaldinho era il più piccolo dei tre fratelli. Quando il giovane talento brasiliano aveva solo 8 anni il padre, ex calciatore dell’Esporte Clube Cruzeiro di Porto Alegre, perse la vita in un incredibile incidente domestico in piscina, sarà cresciuto così solo dalla mamma: Dona Miguelina Elói Assis dos Santos, per tutti semplicemente Miguelina.

LA PAURA DI GUIDARE. Nonostante un parco macchine decisamente invidiabile, il fenomeno brasiliano ha sempre avuto tantissima paura di guidare e non ha mai preso la patente. Durante tutta la sua carriera è sempre stato accompagnato o dai tassisti delle varie metropoli nelle quali ha giocato o dal cugino Thiago.

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