Gli attaccanti più scarsi del Milan, i peggiori acquisti della storia rossonera.
ALESSIO CERCI DEFILATO A DESTRA
Il suo nome è in cima alla lista “Gli attaccanti più scarsi del Milan”. Dal Torino all’Atletico Madrid, con non poche polemiche, poi il ritorno in Italia con la formula del prestito. L’eterno incompreso Alessio Cerci fa esordio in maglia rossonera nella sconfitta contro il Sassuolo a San Siro il 6 gennaio 2015. Era arrivato il giorno prima prendendosi la maglia numero 22, quella di un certo Ricardo Kakà. Ma con Kakà non ha nulla di cui spartire. Si rifà una settimana dopo sempre contro il Sassuolo in Coppa Italia, servendo l’assist a Pazzini (2-1 a San Siro). A Milano realizza una sola rete, il 4 aprile contro il Palermo in trasferta. Forse è il numero di maglia a pesare sul suo rendimento, è un po’ ingombrante e così Alessio passa in estate all’11. Ma i numeri, quelli sul campo, in realtà non cambiano: nessun gol, tanti fischi. A gennaio del 2016 passa al Genoa.
AL CENTRO JAVI MORENO
Il legame tra Spagna e Milan è sempre stato abbastanza fragile. Il capitolo su Javi Moreno non fa eccezione. Una stagione (2000/2001), 16 presenze e 2 gol. L’anno prima raggiunge la finale di Coppa UEFA con l’Alaves (6 reti in 8 partite nella competizione) perdendo poi contro il Liverpool 4-5 (quel giorno segnò una doppietta in appena tre minuti di gioco). Il Milan se ne innamorò e lo portò all’ombra della Madonnina in estate. Cifra importante: 30 miliardi di vecchie lire. Ma di positivo Javi Moreno al Milan non portò praticamente nulla. La tifoseria lo prese di mira dopo le prime deludenti prestazioni, il Club decise di interrompere il contratto in anticipo al termine della stagione.
LARGO A SINISTRA C’È MATTIA DESTRO
C’era entusiasmo attorno al suo nome. Le percentuali realizzative con le quali aveva salutato Roma facevano ben sperare. Eppure fu un flop, uno dei più tremendi della recente storia rossonera. Stagione 2014/2015, Mattia arriva a campionato iniziato, a gennaio in prestito oneroso con riscatto a 16 milioni e l’aggiunta di bonus. In sei mesi scarsi si vede in campo 15 volte, ma a far festa sotto la curva appena tre. In estate fa ritorno nella Capitano.