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Pierluigi Gollini dalla Premier alla Dea

Il passato nelle giovanili del Manchester United, l’esperienza con l’Aston Villa e le grandi stagioni . Nel mezzo un singolo rap e un’ex fidanzata mozzafiato.

Torino 16/12/2020 – campionato di calcio serie A / Juventus-Atalanta / foto Image Sport nella foto: Pierluigi Gollini

Le giovanili nel Manchester United

Fresco vincitore del premio di miglior portiere della scorsa stagione consegnatogli dalla Apport (Associazione Italiana Preparatori Portieri di Calcio), Pierluigi Gollini è certamente uno dei motivi dietro i grandi traguardi raggiunti dall’Atalanta di Gasperini in questi ultimi anni. Numerose, infatti, sono le prodezze compiute dal portiere emiliano, la cui assenza si è fatta sentire molto nella partita di ritorno contro il Real Madrid.

Ma da dove è incominciata la sua carriera? A differenza di altri suoi colleghi, Gollini non ha compiuto il percorso delle giovanili in una sola squadra. La prima esperienza importante a livello nazionale la ebbe con i Giovanissimi della Spal, dove mise in mostra fin da subito le sue eccellenti qualità, tanto che a fine stagione l’allora DS della Fiorentina, Pantaleo Corvino, decise di portarlo a Firenze. Avventura con i viola terminata dopo appena due stagioni, quando alla porta di casa Gollini bussò uno dei più importanti club della storia del calcio: il Manchester United.
Pierluigi scoprì l’interesse dei Red Devils durante una cena insieme ai suoi genitori, come raccontato in un’intervista al sito web Cronache di Spogliatoio:

Mi chiamarono i miei genitori dicendomi: ‘Veniamo a trovarti a Firenze, andiamo a cena’. A un certo punto mio padre ha tirato fuori un biglietto da visita dello United e lì ho capito. Era qualche mese che mi chiedeva se me la sentissi di andare all’estero, scherzandoci sopra

Due anni, dal 2012 al 2014, con la divisa delle giovanili dello United, senza però aver mai avuto la possibilità di esordire in prima squadra, fortuna toccata a un altro giovane italiano, Filippo Macheda. Un’esperienza che ricorda ancora con orgoglio, soprattutto quando racconta del primo incontro con due leggende della squadra inglese:

La Prima Squadra pranza con le Riserve e l’Under-18. Al primo pranzo, il primo giorno, ero appena arrivato ed ero vestito in borghese. Sono entrati Ferdinand e Giggs in sala, venendo a salutarmi: io ero emozionatissimo. Sono arrivati e mi hanno stretto la mano. Un anno prima ero con mio padre, sul divano, a vederli giocare

La carriera in Serie A e il ritorno in Inghilterra

Concluso il contratto con il Manchester United, Gollini ritorna in Italia come terzo portiere dell’Hellas Verona e il 24 settembre del 2014, a soli 19 anni, fa il suo esordio in Serie A nel match contro il Genoa, terminato col risultato di 2 a 2. La stagione successiva parte come secondo portiere, salvo poi guadagnarsi la maglia da titolare ai danni di Rafael, messo prima fuori rosa e poi ceduto al Cagliari. La stagione, però, termina con la retrocessione della squadra veneta in Serie B e, nell’estate del 2016, è tempo di ritornare oltremanica.

Questa volta a chiamarlo è l’Aston Villa, storico club relegato in Championship quell’anno (seconda divisione inglese) e allenato da Roberto Di Matteo, che ha espressamente richiesto il portiere emiliano per essere il numero 1 della squadra. In un campionato di difese allegre e ballerine, Gollini colleziona 20 presenze, subendo 17 goal e mantenendo la porta violata sei volte. Dopo l’esonero di Di Matteo e l’arrivo di Steve Bruce, la musica però cambia.

Il nuovo allenatore preferisce Mark Bunn così, nel gennaio del 2017, passa all’Atalanta, che lo prende in prestito per un anno e mezzo con diritto di riscatto. Da questo momento in poi, la storia è nota: col tempo e a suon di grandi prestazioni è riuscito a guadagnarsi la maglia da titolare della Dea, conquistando per due anni consecutivi la qualificazione in Champions League e andando ad un passo dalla semifinale nel 2020, e infine la convocazione nella nazionale di Roberto Mancini.

Le grandi parate nelle notti di Champions

Gollini è un vero e proprio gatto tra i pali, dotato di riflessi incredibili e un ottimo senso della posizione, grazie ai quali riesce ad eseguire delle parate che sembrano impossibili. Ne sanno qualcosa Shakhtar Donetsk e Valencia, che nella scorsa edizione della Champions League si sono dovute più volte arrendere dinanzi ai grandi gesti atletici del portiere nerazzuro. Come dimenticare il volo sul colpo di testa ravvicinato di Junior Moraes nella sfida che sancì il passaggio del turno della Dea agli ottavi di Champions League della scorsa stagione.
Gollini è anche un discreto para rigori. Al torneo di Viareggio, ai tempi del Verona, portò la sua squadra in finale grazie alla sua bravura nel respingere i tiri dagli undici metri, vincendo anche il premio come miglior portiere della competizione.

Il singolo rap

Già alle medie Gollini ascoltava la musica rap di MondoMarcio, Gué Pequeno e Fabri Fibra, e il periodo passato in Inghilterra contribuì ad accrescere la passione per questo genere musicale. Una passione diventata qualcosa di più per il numero 95 atalantino che nel 2018, nel suo studio di registrazione (OneTake Studio), incise il singolo “Rapper coi guanti” sotto lo pseudonimo Gollorious, nome ispirato al suo idolo musicale, Notorious B.I.G. Una canzone con un doppio fine: raccontare la propria storia e raccogliere fondi per rimodernare il campo del quartiere dove era cresciuto.

La fidanzata

Al momento Pierluigi non è fidanzato, ma dal 2017 fino all’estate del 2020 ha avuto una storia con Giulia Provvedi, cantante e volto televisivo del duo Donatella. Una relazione talvolta turbolenta, finita più volte sui quotidiani di gossip, che ha portato Gollini a partecipare anche ad una puntata del Grande Fratello Vip per rispondere alle accuse di tradimento all’allora fidanzata. Qualora voleste approfondire la conoscenza di questa giovane bellezza italiana, vi invitiamo a cliccare qui sotto.


GIULIA PROVVEDI, EX FIDANZATA DI GOLLINI

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