LA BELLEZZA DELLA F.A. CUP
Una semplice coppa? No, anzi. La F.A. Cup è la competizione più antica del mondo, in vita dal 1872, anno in cui fu fondata la Pirelli per capirci. Ogni anno partecipano oltre 700 squadre, di qualsiasi categoria, dai top club della Premier League fino alle società nate per caso, magari dopo una sbronza tra amici. Quest’anno sono state 736 le squadre che hanno preso parte al torneo, arrivato oggi ai quarti di finale. L’Arsenal, assieme al Manchester United, è la regina della coppa grazie ai suoi 12 successi complessivi. Il Leicester invece è il re degli eterni secondi, date le sue 4 sconfitte in altrettante finali disputate.
Ma questi sono numeri, numeri per le statistiche e i record citati da Wikipedia. Quello che conta veramente sono invece le emozioni che questo meraviglioso trofeo riesce ogni anno a regalarci. Già, perché la formula con cui si incrociano le squadre è davvero spettacolare, tanto da poter accoppiare club di fama internazionale con club di 5°, se non 6°, divisione.
SUTTON UNITED: DALLE GIOIE DELLA COPPA ANGLO-ITALIANA, ALLA NOTIZIA DEI QUARTI CON I GUNNERS
Proprio questo sistema di combinazioni ha fatto esultare recentemente un piccolo borgo londinese di nome Sutton, situato a sud-ovest della città attraversata dal Tamigi. 177 mila abitanti in euforia dopo aver saputo che, nei quarti di finale di F.A. Cup, la propria squadra ospiterà in casa propria le stelle dell’Arsenal. Tuttavia questa squadra ha una storia in parte italiana alle spalle. Si, perché fu una delle società che giocò e vinse 38 anni fa la coppa anglo-italiana. Due delle diverse nostre squadre che presero più volte parte al torneo furono Chieti e Campobasso. Quest’ultima si sfidò proprio con il Sutton terminando la gara con un 0-0. Anche il Chieti affrontò il Sutton, in particolare nella finale dell’edizione precedente. In questo caso gli inglesi vinsero conquistando il trofeo.
Ora però molte cose son cambiate: i giovani londinesi con la divisa tutta gialla dovranno vedersela contro i concittadini dell’Arsenal, in un match che temiamo non saprà regalare gioia ed ignoranza come quello giocato contro Chieti e Campobasso. Come detto prima molte cose son cambiate. Molte, ma non tutte. A quanto pare infatti gli spogliatoi sono rimasti gli stessi dello scorso secolo. Non si sa ancora se il vero spettacolo consisterà nel veder entrare Ozil e compagni in un dressing room molto poco dorato, o se sarà la partita stessa a regalarci le vere emozioni. Chissà poi se, come fanno certi schizzinosi molto timidi il venerdì sera a calcetto, la compagine di Wenger preferirà farsi la doccia a casa.
Per chi fosse interessato, e sappiamo che c’è qualcuno di interessato, il campo è il Borough Sports Ground. Nel caso foste interessati addirittura a giocare, potreste contattare il club mandando una mail e organizzandovi per fare una ‘trial’. Buon provino a tutti…