Sul tetto del mondo insieme al Barcellona.
Barcellona – Sampdoria
1 Pagliuca. 2 Mannini. 3 Katanec. 4 Pari. 5 Vierchowod. 6 Lanna. 7 Lombardo. 8 Cerezo, 9 Vialli. La numero 10 a Mancini e l’11 Bonetti.
Stagione 91/92 anni in cui la numerazione obbligatoria era dal numero 1 al numero 11. Poca fantasia nella lavagnetta, il 9 era la punta il 3 faceva il terzino e il 7 era destinato ad asfaltare la fascia a forza di fare su e giù.
Fantasia che però non mancava in campo, c’era il Mancio. Il bello, quello con la classe e l’eleganza, il numero 10 in pratica, vicino a lui un certo Vialli col la numero 9 del bomber, ecco questi due, i gemelli del gol.
A inizio degli anni 90′ sfiorarono una delle imprese più belle della storia del calcio italiano. Finale di Coppa dei Campioni, l’ultima, perché l’anno dopo diventò la Uefa Champions League. Era una squadra perfetta, guidata e comandata da un certo Vujadin Boskov, l’anno prima campione d’Italia. Di lui tutti ricordiamo alcuni aneddoti. “Rigore è quando arbitro fischia”. “Gullit è come Cervo che esce di foresta”. “Pallone entra quando Dio vuole”. In più riuscì a creare un gruppo di amici che si divertivano a giocare a pallone.
Il destino sembrava giocare a loro favore, l’anno prima riuscirono a vincere meritatamente lo scudetto. Quella coppia funzionava davvero bene. L’avversario in questione era il Barcellona, Guardiola col numero 10 a centrocampo, Eusebio in fascia, Zubizarreta in porta, l’allenatore era Johan Cruijff, ma nonostante tutto non erano così favoriti. La Doria comunque faceva paura.
La Samp al primo turno, sedicesimi di finale, superava agevolmente i norvegesi del Rosenborg e negli ottavi ebbe la meglio sugli ungheresi dell’Honvéd.
In vista della trasformazione del torneo, il terzo turno era formato da due gironi di quattro squadre, le vincenti disputavano la finale. I blucerchiati, vinsero il girone (eliminando Stella Rossa, Anderlecht e Panathinaikos,) per poi arrivare appunto alla delicatissima finale. Partita combattuta, tesa, I primi 90 minuti regolamentari terminarono a reti inviolate.
Solo su calcio di punizione si decise il risultato. Una beffa, frantumando così i sogni degli italiani (25.000 connazionali sugli spalti dello stadio inglese.)
Consegnando così al Barcellona il suo primo titolo continentale. Sì proprio così il suo primo titolo internazionale lo vinsero proprio contro la Sampdoria.
Oggi nel calcio moderno, difficilmente accadrà di nuovo qualcosa di simile.
Nell’era del denaro facile, sportivi che guadagnano come un intera nazione, non succederà Più.
Finali di CHAMPIONS LEAGUE scontate e campionati noiosi, palloni d’ ORO assegnati praticamente un anno prima, chissà se tornaremo a sognare noi tifosi del BOLOGNA, CAGLIARI, SAMPDORIA, a inizio anni 90 campione d’Italia. ecc ecc.
https://chefaticalavitadabomber.it/scusa-interrompo-da-studio-la-sampdoria-e-campione-ditalia/