Thiago Motta, esonerato a marzo, continua a pesare sulle casse bianconere: con un contratto fino al 2027, la Juventus gli versa oltre 415mila euro al mese. E intanto l’italo-brasiliano dice ancora “no” a nuove panchine.
Il tecnico italo-brasiliano, fermo dal marzo scorso, è ancora a libro paga della Juventus, che ogni mese gli garantisce uno stipendio da capogiro. Dopo aver rifiutato lo Spartak Mosca, Thiago Motta sembra intenzionato a restare fermo fino a fine stagione, continuando a percepire oltre 5,5 milioni di euro lordi all’anno. Una situazione che non fa felici i contabili di Torino e che riaccende il dibattito su un rapporto ormai logoro ma ancora costosissimo.
L’esonero che pesa
Doveva essere il simbolo del nuovo corso juventino, un tecnico giovane, moderno, capace di rilanciare la squadra dopo le difficoltà del post-Allegri. Ma l’avventura di Thiago Motta alla Juventus si è interrotta bruscamente lo scorso marzo, quando i risultati deludenti e un rapporto complicato con parte dello spogliatoio hanno portato all’esonero anticipato.
Il problema? Il suo contratto. Firmato fino al 30 giugno 2027, l’accordo continua a garantire al tecnico circa 5,5 milioni di euro lordi a stagione, pari a 415.308 euro al mese, ai quali vanno aggiunti gli stipendi dei suoi collaboratori per un totale che supera i 13,5 milioni di euro lordi.
Nessuna voglia di ricominciare
Da allora, Motta non ha più allenato.
Negli ultimi mesi il suo nome è stato accostato a club prestigiosi come Bayer Leverkusen, Monaco, Real Sociedad e, in Italia, all’Atalanta come possibile successore di Juric. Ma ogni trattativa si è chiusa con un “no, grazie”.
L’ultimo rifiuto è arrivato proprio in questi giorni: lo Spartak Mosca, rimasto senza tecnico dopo le dimissioni di Dejan Stankovic, aveva avanzato un’offerta importante, ma l’ex tecnico del Bologna non ha voluto interrompere il suo periodo sabbatico.
Secondo Tuttosport, Motta avrebbe deciso di restare fermo fino a fine stagione, continuando a percepire lo stipendio juventino e valutando con calma le opportunità per l’estate 2026.
Thiago Motta ha scelto la via della calma e della convenienza.
Rifiuta panchine importanti, si gode il tempo libero e un assegno mensile da oltre 400mila euro, frutto di un contratto firmato in un momento di grande fiducia reciproca e oggi difficile da sciogliere.
La Juventus, invece, continua a pagare e a guardare avanti, sperando che presto arrivi qualcuno disposto a “liberarla” da un posto fisso decisamente costoso.