“Gazza è il giocatore più matto che abbia mai conosciuto.
A Glasgow la società me l’aveva affibbiato come chioccia (pensa te!), per via dei suoi trascorsi in Italia con la Lazio… Si, ma in italiano sapeva dire soltanto “Ciao” e “Birra”… Con lui non ti annoiavi mai, ogni giorno ne inventava di tutti i colori, e io ovviamente ero dei più presi di mira. C’ho proprio la faccia… Per rendere meglio l’idea, una volta, mentre stavo per infilarmi i calzettoni mi accorsi che erano ripieni di qualcosa di molliccio. Controllai meglio e vidi che erano pieni di… cacca fumante: giuro, cacca! Indovinate un po’ chi è stato l’autore di quello scherzo di “merda”? Credo sia stata una delle sue “gazzate” più geniali, roba che se ci penso rido ancora adesso.
Negli scherzi, Gazza, era il Re assoluto
Ogni mattina trovavo sempre il mio beauty-case fuori posto, tutto scompigliato. Di chi era la colpa? ma di Gazza naturalmente. Con estrema naturalezza si impossessava dei prodotti altrui, si lavava i denti con gli spazzolini degli altri giocatori, usava creme e gel e poi ributtava tutto dentro, volutamente alla rinfusa. Per non dire di quello che combinava sul pullman quando andavamo in trasferta: se gli capitava di vedere qualche bella ragazza per strada o in automobile, si spogliava e si attaccava al finestrino tutto nudo, e iniziava a urlare e a fare boccacce e gesti osceni… totalmente pazzo. Immaginatevi la scena, con noi buttati a terra dal ridere. Che personaggio folle: io mi chiedo, ma come si fa soltanto a pensarle queste cose?
Bisognava saper convivere con la sua follia…”
[Gennaro Gattuso, “Se uno nasce quadrato non muore tondo”]
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