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La Strega comanda colore Viola

La stagione calcistica 2019/2020 verrà ricordata per tanti anni e non per motivi sportivi: passerà alla storia come quella bloccata dal Covid-19, il terribile virus che ha visto oltre 286mila decessi nel Mondo, di cui 31mila solo in Italia.


Il calcio ha visto, quindi, uno stop generale, ma se la Serie C ha deciso di chiudere lo scorso 7 maggio la stagione (con il nodo ora sulla quarta squadra da promuovere in Serie B), in Serie A ed in Serie B si spera di ri-iniziare la stagione a giugno, arrivare alla sua conclusione e stabilire tutti i verdetti.
Gli occhi di tutti sono puntati sul Benevento. La squadra giallorossa, al suo terzo campionato cadetto della storia, è prima in classifica in cadetteria con 20 punti di vantaggio sul Crotone secondo e ventidue sul Frosinone che disputerebbe i play off da terza classificata.
La squadra di Filippo Inzaghi ha quasi un piede in Serie A: mancherebbero alla fine del torneo ancora dieci giornate, ma si pensa che solo la Strega possa gettare alle ortiche la promozione. Troppo netto il divario rispetto alle avversarie, sia in termini di gol fatti e gol subiti: Maggio e compagni hanno il miglior attacco e la miglior difesa del torneo (quarto attacco e seconda difesa tra Serie A e Serie C).

Del resto la squadra del presidente Vigorito è stata fatta in estate (ma anche la scorsa stagione) per vincere il campionato e tornare ancora una volta in massima serie.
Tra dicembre e lo stop del torneo per Covid-19, il Benevento ha vinto dodici partite, ne ha pareggiate due e non ne ha persa una. Inoltre, finora, ha vinto nove volte fuori casa, sfornando prestazioni impressionanti. Numeri complessivamente superiori alla Juventus 2006/2007, la miglior squadra in Serie B di sempre a oggi.
Inzaghi si sta togliendo grosse soddisfazioni dopo l’esonero di Bologna, anche se in carniere “Superpippo” può contare un Torneo di Viareggio con la Primavera del Milan, un campionato di Lega Pro e la Coppa Italia di categoria alla guida del Venezia che portò subito in Serie B e a giocarsi i play off promozione.


Nell’undici di Filippo Inzaghi sono in tanti i giocatori che stanno disputando una stagione importante: da Montipò a Caldirola, da Kragl ad Antei, da Sau a Coda, da Roberto Insigne a Letizia. Come detto, una squadra importante che sta disputando un grande campionato. Prima che il Covid-19 fermasse tutto.
Il giocatore più determinante del Benevento però è il suo numero 10, Nicolas Viola.
Il centrocampista calabrese, da tre stagioni e mezzo al “Vigorito”, stava disputando la sua miglior stagione non solo da quando è a Benevento, ma della sua carriera. E i numeri sono tutti dalla sua: nove gol segnati, sei assist serviti e prestazioni degni di un giocatore che, a quasi 31 anni, si sta imponendo come un giocatore che in Serie A potrebbe starci eccome.
Da ragazzo lo chiamavano “fenomeno” perché si vedeva che aveva le stimmate del predestinato e ha mantenuto le promesse: l’11 gennaio 2009, a 18 anni, debuttò in Serie A con la Reggina grazie a mister Pillon e da allora la sua carriera si è divisa tra la squadra amaranto (dove entrò a 14 anni), una sfortunata stagione al Palermo, due anni a Terni, diciotto mesi a Novara e ora l’esperienza con la maglia giallorossa che si sta dimostrando foriera di gioie e gol.


Portato nella città delle streghe nel gennaio 2017 dall’allora tecnico giallorosso Baroni dal Novara, Viola ha contribuito prima a portare la squadra alla sua storica promozione in massima serie e lui stesso a giocare con continuità in Serie A dopo l’amara esperienza di Palermo dove, nella stagione 2012/2013, giocò solo sei partite nonostante i cinque cambi in panchina con tre allenatori diversi. E nella pessima prima stagione del Benevento in massima serie (21 punti in trentotto partite, sei sole vittorie e il gol di testa del portiere Brignoli contro il Milan che, dopo 15 giornate, ha visto il primo punto in classifica del club), il centrocampista di Oppido Mamertina è stato tra i meno peggio e anche la scorsa stagione il numero 10 calabrese (che fa dei tatuaggi una ragione di vita) è stato tra i migliori.
In queste ultime due stagioni, Nicolas Viola è passato dall’essere il mediano ed il centrocampista centrale dei tempi di Baroni a l’essere la mezzala sinistra prima di de Zerbi e poi di Inzaghi. Ed in queste due stagioni, il giocatore è migliorato tecnicamente e ha segnato gol importanti: mai aveva segnato, dopo 28 partite, nove gol in stagione.

E visto che mancherebbero ancora dieci partite, il bottino potrebbe ancora aumentare.
Contro il Trapani, il 6 dicembre scorso, le copertine dei social e dei giornali sono state tutte per lui: tripletta con tre gol uno diverso dall’altro: rigore, gol su punizione da centrocampo e tiro da fuori area da almeno 20 metri. Gol non banali da parte di un giocatore assolutamente mai banale.
Questa è la sua stagione, senza se e senza ma.
Strega comanda color…Viola. E Nicholas prende palla a fa vedere a tutti il…colore dei suoi gol.

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