Franco Baresi è ritenuto da molti il difensore italiano più forte della storia. Ha giocato 20 stagioni con la maglia del Milan dal 1977 al 1997, divenendo la leggenda più grande della storia del club, nonché il capitano simbolo. La sua maglia numero 6 è stata ritirata dal club rossonero ed è stato eletto dai tifosi come “milanista del secolo”. Che fosse un predestinato si è capito fin da subito, dall’esordio in Serie A a soli 17 anni nel 1978. Quando il Milan è retrocesso per due volte in Serie B non ha mai abbandonato la squadra, anzi ha rilanciato le sue ambizioni. La leggenda di Baresi è tutta spiegata dalle parole di Galliani: “Franco Baresi vince lo Scudetto della stella, resta in Serie B e non ha mai voluto andar via. Una cosa del genere non può più succedere. Una maglia diventata seconda pelle”.
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Tutti i record di Franco Baresi
20 le stagioni trascorse in rossonero da Franco Baresi dal 1977 al 1997. 22 anni l’età in cui diventa – nel 1982 – il capitano del Milan, rimanendo con la fascia al braccio fino al suo ritiro a 37 anni d’età. 6 il numero della sua maglia, indimenticabile per i tifosi del Diavolo e ritirato dal club in segno di rispetto e riconoscenza. 719 presenze per Baresi con la maglia del Milan, di cui 532 in Serie A, 33 gol e 8 autogol, numero da record condiviso con l’interista Riccardo Ferri. Ha vinto 3 Coppe dei Campioni, 6 campionati, 3 Supercoppe Uefa, 4 Supercoppe italiane, 1 Mitropa Cup e 2 Coppe intercontinentali. Nel 1982 ha vinto il Mondiale con l’Italia di Bearzot. Di lui il famoso giornalista Gianni Brera ha scritto: “Baresi II è dotato di uno stile unico, prepotente, imperioso, talora spietato. Si getta sul pallone come una belva: e se per un caso dannato non lo coglie, salvi il buon Dio chi ne è in possesso! Esce dopo un anticipo atteggiandosi a mosse di virile bellezza gladiatoria. Stacca bene, comanda meglio in regia: avanza in una sequenza di falcate non meno piacenti che energiche: avesse anche la legnata del gol, sarebbe il massimo mai visto sulla terra con il brasiliano Mauro, battitore libero del Santos e della nazionale brasiliana 1962”.
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Il soprannome di Franco Baresi
2 i soprannomi che sono stati attribuiti a Franco Baresi nel corso della carriera: Piscinin e Kaiser Franz. Il primo gli è stato affibbiato in età giovanile dall’allora massaggiatore del Milan Paolo Mariconti che lo ha ribattezzato “El Piscinin” (ovvero “Il Piccoletto” in dialetto milanese) per via del fatto che la maglia del Milan gli andava due taglie più grande. Il secondo gli è stato dato in età adulta in onore di Franz Beckenbauer. 2 anche gli aneddoti sulla statura e stazza di Baresi. Il primo risale alla firma sul primo contratto con il Diavolo. Arrivato in rossonero per 1.5 milioni di lire dall’Unione Sportiva Oratorio, nell’accordo è stata inserita la seguente clausola: “Vi daremo un milione per ogni centimetro di crescita in più oltre il metro e settanta”. Il secondo riguarda… l’Inter. Il fratello Beppe era stato preso nel 197 in nerazzurro, così nel 1974 ci ha provato anche Franco, ma la risposta è stata negativa: “Devi crescere, magari torni il prossimo anno”.
Franco Baresi e l’Italia
1 Mondiale vinto da Franco Baresi con la Nazionale: quello storico del 1982 con Bearzot commissario tecnico. 12 anni dopo è andato a un passo dal bis: a USA ’94 un infortunio al menisco lo ha costretto a uscire di scena alla seconda partita. 25 i giorni che ha impiegato per smaltire l’infortunio – un tempo record – riuscendo a essere a disposizione per la finale contro il Brasile. Piccinin ha però sbagliato dagli undici metri alla lotteria finale dei calci di rigore e si è lasciato abbandonare a un pianto disperato al termine della partita. Il 7 settembre del 1994 – a 34 anni – Baresi ha disputato la sua ultima partita con la maglia della nazionale, in un match valido per le qualificazioni agli Europei del 1996 pareggiato 1-1 contro la Slovenia. Il suo bilancio complessivo con la maglia azzurra è di 81 presenze e 1 gol.
Franco Baresi: controversie e problemi economici
5.900 gli euro di ammenda economica rifilata a Franco Baresi dopo il processo dell’agosto 2005 in seguito alle accuse di usura e riciclaggio nell’ambito di una truffa sulla vendita di quadri. 4 le tele di Lucio Fontana che l’ex difensore è stato accusato di essersene appropriato. Questa la replica di Baresi attraverso il suo avvocato Roberto Tropenscovino: “Macché appropriato, furono i titolari della galleria a venire a casa mia e a offrirmi i loro quadri. Mi interessavano e li ho presi”. L’ex capitano stava affrontando alcuni seri problemi economici, con il suo stipendio di allenatore delle giovanili del Milan che sarebbe stato pignorato parzialmente dai creditori.
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