Il tennis italiano sta innegabilmente vivendo uno dei suoi periodi di forma migliore: i grandi risultati ottenuti dagli atleti azzurri nell’ultimo periodo stanno infatti attirando sempre più persone, e il nostro paese si sta riscoprendo grande appassionato di questo sport antico e dalla grande tradizione. Il merito principale è senz’altro di Jannik Sinner, che dal 10 giugno diventa il primo italiano di sempre a salire al 1° posto della classica mondiale ATP e che sta vivendo un 2024 da sogno. Ma c’è anche un altro nome da segnalare: stiamo parlando di Jasmine Paolini, appena approdata alla finale del prestigioso Roland Garros e quinta italiana di sempre ad entrare nella top 10 del ranking WTA. Se di Sinner si è già parlato e scritto molto, Jasmine Paolini si sta affacciando al grande pubblico grazie a questi ultimi, spettacolari mesi: conosciamola meglio.
Le origini di Jasmine Paolini
Partiamo dal principio: che origini ha Jasmine Paolini? La tennista nasce nel 1996 a Castelnuovo di Garfagnana, un piccolo comune nella provincia di Lucca, e cresce a Bagni di Lucca. La sua storia familiare è intrigante e affonda le radici in Ghana, Polonia e Italia: il padre è infatti italiano, mentre la madre polacca; a sua volta, però, quest’ultima è per metà polacca e per metà ghanese. I genitori si conoscono proprio a Bagni di Lucca, dove il padre di Jasmine gestiva un bar e la madre si era appena trasferita dalla Polonia per lavorare come cameriera. Jasmine durante la sua infanzia frequenta molto la terra d’origine della madre, e proprio per questo sa parlare fluentemente il polacco.
La carriera di Jasmine
La carriera di Jasmine Paolini comincia nel 2011, quando sigla le sue prime apparizioni nel circuito ITF: bisogna però aspettare il 2016 per vederla sui palchi più importanti, come le qualificazioni dell’Australian Open a cui prende parte all’inizio dell’anno. Ad aprile 2018 è ammessa direttamente nel tabellone principale dell’Open di Bogotá dove finalmente trova il primo successo in un torneo WTA superando agevolmente l’australiana Lizette Cabrera.
L’anno dopo debutta al Roland Garros e inizia a raccogliere diversi successi che le permettono di arrivare nella top 100 mondiale. Lentamente e con molta pazienza, Jasmine Paolini sta infatti iniziando a crearsi un nome nel mondo del tennis femminile. Tra i diversi achievement degli ultimi anni, ricordiamo la vittoria nel WTA 125 di Bol, la finale di Cluj-Napoca e la finale della prestigiosa Billie Jean Cup.
2024: primo Master 1000 e finale del Roland Garros
Il 2024 è senza ombra di dubbio l’anno migliore della carriera Jasmine Paolini: per la prima volta, infatti, riesce a raggiungere il terzo turno di uno Slam (Australian Open) e soprattutto a trionfare nel prestigioso WTA 1000 di Dubai. Con la vittoria su Anna Kalinskaja, che le vale la top 15 in classifica mondiale, diventa la seconda italiana a vincere in questo torneo e la terza in assoluto a trionfare in un WTA 1000 dopo Flavia Pennetta e Camila Giorgi.
Un altro punto di svolta arriva proprio a maggio 2024, con la partecipazione al Roland Garros. Comincia la sua run come 12ª testa di serie: dopo i successi ottenuti contro su Saville e Baptiste, al terzo turno elimina l’ex campionessa Bianca Andreescu e raggiunge così per la seconda volta gli ottavi di uno slam: da qui in poi si impone, nell’ordine, su Elina Avanesjan in rimonta, sulla top 5 Elena Rybakina e sulla russa Mirra Andreeva. In questo modo, diventa la quinta italiana della storia (dopo Schiavone, Pennetta, Errani e Vinci) a raggiungere la finale di un torneo appartenete al Grande Slam.
La vita privata della Paolini
Abbiamo pensato di concludere questa panoramica su Jasmine Paolini con qualche accenno alla sua vita privata: in realtà, i più curiosi resteranno un po’ delusi dal sapere che non c’è molto da raccontare. Jasmine è una ragazza estremamente discreta e non si sa nulla della sua vita privata, se non quanto vi abbiamo raccontato in merito a famiglia e origini. È straordinariamente dedita al tennis, che ama prendere con positività anche nei momenti più concitati delle gare, e si fa notare per il suo carattere allegro. Ha un grande rapporto con il suo allenatore di fiducia, Renzo Furlan, che ha già vissuto l’emozione di una finale del Roland Garros al fianco di Francesca Schiavone.
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