Daniil Medvedev ha il pregio di essere divisivo come solo i grandi atleti sanno essere: lo è per il suo gioco esplosivo, imprevedibile e poco ortodosso e anche per il suo carattere focoso, incendiario e spesso volutamente provocatorio. Eppure, guardandolo giocare nessuno potrebbe negare di avere davanti uno dei migliori tennisti contemporanei: andiamo a riscoprirne la folgorante carriera che lo ha portato a vincere 20 titoli ATP in singolare, tra cui l’edizione 2021 degli US Open.
Come gioca Daniil Medvedev?
Daniil Medvedev è un giocatore che colpisce istantaneamente: alto 198 centimetri, ama giocare da fondo campo, allungando gli scambi e prediligendo i colpi piatti e profondi. Un elemento vincente del suo tennis nasce dalla capacità di coniugare un’altezza ragguardevole con un’elevata rapidità nei movimenti, specialmente quelli laterali. Il pacchetto Medvedev comprende anche una straordinaria resistenza fisica e mentale, che lo rende un avversario ostico in quanto in grado di giocare che diverse ore e soprattutto ribaltare le gare in qualsiasi momento, anche quando si mettono apparentemente nel peggior modo possibile. Inoltre, è un giocatore che ama lavorare sotto pressione, attirando spesso e volutamente le antipatie del pubblico di turno, che in diverse occasione ha invitato a fischiarlo. Chi ha visto le sue migliori partite sa bene che Medvedev è un tennista da non dare mai per sconfitto.
Daniil Medvedev: gli inizi e l’incredibile 2019
Dopo essere diventato professionista a soli 15 anni e mezzo gioca sopratutto in tornei russi, arrivando a conquistare il primo trofeo significativo nel 2016: si tratta dello Switzerland F2, la cui vittoria gli consente di entrare in Top 300 mondiale. Di qui in poi inizia a raccogliere buoni risultati e, nello stesso anno, entra in Top 100 e partecipa a tornei importanti come l’ATP 500 German Open e l’ATP di San Pietroburgo. Dovrà però aspettare il 2018 per la conquista del suo primo titolo ATP, quando vince al torneo di Sidney. Nel resto dell’anno continua a crescere e trionfa in altri tre tornei sul cemento.
Il momento in cui tutto il mondo del tennis si accorge di Daniil Medvedev corrisponde alla seconda metà del 2019: tra luglio ed ottobre il tennista russo è l’assoluto protagonista della stagione del cemento, nella quale raggiunge ben 6 finali consecutive: al Citi Open di Washington, ai Masters 1000 Montréal, ai Masters 1000 di Cincinnati, agli US Open, all’Open di San Pietroburgo e ai Masters di Shangai. Riuscirà a trionfare in 3 occasione, tra cui i Masters in America e Cina.
Nonostante termini con un sconfitta, inoltre, la finale degli US Open è un match incredibile, dove riesce a recuperare due set di svantaggio alla leggenda Rafael Nadal, perdendo soltanto al quinto e decisivo set. In questa span autunnale non si parla di altro di questo giovane tennista che sembra poter fare quello che vuole grazie al suo gioco imprevedibile e alla grande energia che emana quando gioca.
Il primo Slam e l’ascesa a numero 1 del mondo
Nel 2020 trionfa alle ATP Finals sconfiggendo in finale Dominic Thiem e diventando il primo tennista nell’era Open a trionfare in questa competizione sconfiggendo nella stessa edizioni i primi 3 tennisti al mondo. Il vero colpo da 90, però, arriva nel 2021 quando conquista il suo primo Slam: dopo aver perso a inizio anno nella finale dell’Australian Open contro Novak Djokovic, torna in un atto conclusivo di uno dei quattro tornei più importanti a settembre, agli US Open dove solo due anni prima aveva dato spettacolo. Qui si trova di fronte di Novak Djokovic e, in quella che è una rivincita degli Australian Open, riesce a trionfare imponendosi con un perentorio 6-4, 6-4, 6-4 e a conquistare così il suo primo torneo Major.
L’anno successivo arriva di nuovo in finale agli Australian Open, perdendo questa volta contro Rafael Nadal, mentre a fine febbraio riesce a diventare il numero 1 al mondo: è il primo tennista a riuscirci dopo che i Big Three (Roger Federer, Rafael Nadal e Novak Djokovic) avevano occupato a turno ininterrottamente questa posizione per gli ultimi 18 anni; inoltre, è il terzo russo in assoluto a salire sul gradino più alto del tennis mondiale.
Dopo uno stop per un intervento all’ernia e un calo di risultati, Medvedev è tornato a far parlare di sé per un ottimo 2024, dove ha raggiunto ben per la terza volta la finale degli Australian Open e per la seconda volta consecutiva le semifinali di Wimbledon, rispettivamente contro Jannik Sinner a Carlos Alcaraz.
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