Il tennis vanta appassionati in tutto il mondo e, negli ultimi anni, anche l’Italia si è riscoperta grande amante di questo sport. La tradizione tennistica nel nostro paese ha antiche radici, certo, ma i risultati conseguiti dagli atleti italiani nel presente (su tutti Jannik Sinner) ha riacceso una passione che la mancanza di successi aveva affievolito. Ed è così che siamo tornati a guardare con molta più frequenza questa disciplina, prendendo familiarità con le regole e con le abitudini dei tennisti. Oggi vogliamo concentrarci proprio su questo aspetto, andando a vedere nel dettaglio alcuni aspetti del gioco su cui raramente ci soffermiamo.
Come mai i tennisti scelgono le palline prima di battere?
Una primo elemento da approfondire è il motivo per cui i tennisti scelgono la pallina prima di battere. Vi sarà senz’altro capitato di vedere, durante un match, un atleta ricevere delle palline dai raccattapalle e selezionare quella che ritengono migliore dopo averle tastate. Perché succede questo? In sostanza, è per garantirsi un servizio migliore, più preciso e potente. L’aspetto che viene valutato, nello specifico, è l’usura delle palline, perché quelle troppo consumate non garantiscono la possibilità di imprimere effetti o di ribalzare nella maniera corretta. Ed è proprio per questo che i tennisti, soppesando le palline, ne valutano la durezza e la peluria: quest’ultima, in particolare, garantisce un migliore impatto sulle corde e dunque la possibilità di aprire il colpo che si desidera.
Perché i tennisti si soffiano sulle mani?
Un altro aspetto curioso è l’abitudine dei tennisti di soffiarsi sulle mani tra un punto e l’altro, sopratutto durante i game di risposta. Il motivo principale è piuttosto semplice: asciugare il sudore. Avere le mani sudate, infatti, pregiudica la capacità di tenere la racchetta ben salda, sopratutto perché il manico di cuoio non assorbe al meglio l’umidità che si crea sul palmo della mano. Rimuovere anche solo una piccola parte del sudore, sopratutto ad alto livello, può fare la differenza. Bisogna dire che, per alcuni, questo è più un gesto scaramantico che effettivamente legato al versante tecnico della propria performance.
Perché i tennisti cambiano racchetta durante la partita?
Durante le partite capita spesso di vedere i tennisti cambiare la propria racchetta. Questo succede per diversi motivi: uno dei principali è che la racchetta può perdere tensione nel corso di un incontro, rendendo così il gioco del tennista meno preciso e potente. Al pari delle palline, se non anche di più, una racchetta al meglio del suo stato cambia drasticamente il corso di una gara. Ma c’è di più: anche le sensazioni personali, le preferenze, la strategia di gioco e la volontà di portare un preciso colpo possono influire nella scelta di un tennista di cambiare la racchetta durante la partita, specialmente se deve approcciarsi a dei set decisivi. In questo caso, i giocatori possono cambiare racchetta per ottenere una maggiore precisione e potenza.
Cosa bevono i tennisti durante la gara?
Idratarsi è una pratica fondamentale, e durante la gara l’elevatissima sudorazione e la fatica fisica a cui si va incontro spingono i tennisti a bere in più occasioni possibili. Com’è ovvio, non possiamo sapere cosa bevono specificatamente i tennisti, ma le norme mediche voglio che molto spesso l’acqua venga accompagnata a supplementi e integratori. La semplice acqua, nonostante sia la colonna portante di una corretta idratazione, durante le gare può non essere sufficiente a sopperire a quanto speso con la sudorazione: ecco allora che spesso i tennisti assorbono vitamina C, B, ferro e sodio.
Cosa mangiano i tennisti prima di una partita?
Come per l’idratazione, anche l’alimentazione dei tennisti è un argomento delicato e che spesso richiede la consulenza di un professionista o di una risorsa specializzata. Il pasto prima dell’incontro, in particolare, è forse il più cruciale di tutti, in quanto può condizionare nel bene e soprattutto nel male l’andamento della gara: deve fornire la giusta energia e assicurare un buon tono neurovegetativo per molte ore; per questo, è importante assumere non solo i carboidrati ma anche proteine ad alto valore biologico e ricche di amminoacidi ramificati.
Fermo restando che anche l’orario dell’incontro influisce pesantemente sul sito di alimentazione da perseguire, ecco alcuni degli alimenti più gettonati:
- Un primo piatto di riso o pasta condito con ragù di carne magra e 2 cucchiai di Grana Padano DOP.
Un secondo a base di carne ai ferri senza grassi accompagnata da una moderata quantità di verdure crude condite con olio extravergine di oliva.
Frutta
In alcuni casi ci si può concedere un certo tipo di dessert come la torta di riso, che apporta i carboidrati del riso e le proteine delle uova.
È fondamentale ricordare che occorrono tra le 3 e le 4 ore per completare la digestione: mediamente i carboidrati richiedono 1 ora, le proteine 2 e i grassi 3.
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