Il nome Bronny James, vi dice molto. Del resto, non c’è dono e maledizione più grande, nel mondo dello sport, di essere un figlio d’arte: certo, i mezzi per emergere sono molti di più rispetto alla media, ma scostarsi dall’ombra dei propri genitori è sempre molto complicato. Se, poi, tuo padre è uno degli atleti migliori di sempre, allora i confronti non possono che essere ingenerosi: LeBron Raymone James Jr., detto per comodità Bronny, è forse il figlio d’arte con la più grande pressione sulle spalle nello sport moderno.
Proprio quest’anno, il cestista classe 2004 ha fatto molto parlare di sè per la scelta – giudicata da tanti piuttosto affrettata per il suo sviluppo – di entrare nella NBA per giocare a fianco di suo padre LeBron James. Andiamo a scoprire la sua storia.
Bronny James: ruolo, stile di gioco e carriera in breve
Parlare di carriera sportiva per un ragazzo di poco più di vent’anni può sembrare prematuro ma, data la caratura mediatica del personaggio, si può fare un’eccezione. In molti hanno già etichettato Bronny James come un flop, arrivato nella lega dei grandi solo per il cognome che porta. Se l’hype di vedere giocare la prima coppia padre-figlio della storia dell’NBA ha sicuramente portato ad un’accelerazione del percorso di Bronny, non si può comunque dire che il ragazzo non sappia giocare a basket: è una guardia con ottime qualità difensive, un alto quoziente cestistico e buone doti di palleggio e passaggio; di contro, è un po’ carente nell’assetto offensivo, soprattutto quando si parla di attaccare il canestro.
Dopo una brillante carriera a livello liceale, dove viene indicato dalla celebre testata ESPN come uno dei prospetti da tenere d’occhio, nel 2023 Bronny approda a USC dove gioca soltanto un anno: l’approdo al mondo del college basketball non è esaltante come gli anni del liceo, anche per via di un arresto cardiaco di cui è vittima durante l’estate e che lo porta ad iniziare la stagione soltanto a dicembre. Nonostante possa continuare a giocare al college Bronny sceglie comunque di entrare nel basket dei grandi e nella primavera del 2024 si dichiara eleggibile per il Draft NBA, l’evento annuale con cui le 30 squadre della lega scelgono i loro prossimi giocatori.
Bronny James e in NBA: draft e debutto
Bronny James viene scelto alla chiamata numero 55 (su 60) dai Los Angeles Lakers, la squadra dove gioca papà LeBron: la scelta non sorprende praticamente nessuno; da mesi si sospetta che la franchigia (e anche l’NBA in generale) sia interessata dal potere mediatico scaturito dal veder giocare insieme padre e figlio. Si sparge anche la voce che l’agente di LeBron James avrebbe chiamato tutte le altre squadre NBA per convincerle a non scegliere Bronny, altrimenti avrebbe spedito il ragazzo a giocare in Australia. Questo rumour, sebbene ripreso da numerose testate, non viene comunque confermato.
Il 22 ottobre 2024 viene scritta un’incredibile pagina di storia: per la prima volta una coppia padre-figlio gioca sullo stesso campo durante una partita NBA. Il minutaggio di Bronny è comunque molto esiguo e, a inizio novembre, viene mandato ai South Bay Lakers, la squadra affiliata dei Los Angeles Lakers in G League: è una prassi piuttosto comune da parte dei team NBA inviare in questo particolare campionato i giocatori che ritengono futuribili ma non ancora pronti, dandogli così la possibilità di giocare con maggior serenità ed essere richiamati “in prima squadra” all’occorrenza.
Questo è, ad ora, quello che abbiamo capito di Bronny James: niente di più e niente di meno di un buon giocatore di basket che deve ancora formarsi; ovviamente, essere il figlio di LeBron James ha aumentato a dismisura le attenzioni riservategli, sia in positivo che in negativo. Ciò che gli appassionati di questo sport si augurano è che al ragazzo vengano lasciati tempo e spazio per evolversi con naturalezza, senza che debba sentirsi obbligato a dimostrare da subito qualcosa: solo allora potremo valutare oggettivamente Bronny James, parlandone come giocatore di basket e non come il figlio di uno dei migliori di sempre.