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La leggenda del calcio Sir Bobby Charlton

Bobby Charlton in campo

Sir Bobby Charlton, capitano del Manchester United che ha vinto la prima Coppa dei Campioni della sua storia e campione del mondo con l’Inghilterra nel 1966. I Busby Babes – erano chiamati così – sono stati la grande speranza di rivincita del calcio inglese dopo la Seconda Guerra Mondiale, quando l’Inghilterra aveva deciso di competere con le altre nazionali del mondo. Bobby Charlton – che è riuscito a vincere anche un Pallone d’Oro – è stata un’icona del calcio inglese. Una carriera quasi ventennale ai Red Devils, affrontata sempre con i valori di sportività e integrità ben saldi. Di lui Eusebio ha detto: “Della mia carriera ho molti più ricordi positivi che negativi, ma la maggior parte dei brutti ricordi risalgono a quando ci siamo affrontati con Bobby Charlton”. Charlton ha una connessione completa con il pallone, dimostrando abilità nel segnare in vari modi e la flessibilità di adattarsi a diversi ruoli in attacco. Benché non sia un attaccante di ruolo, ha sempre lasciato il segno con una serie di gol impressionanti, distinguendosi anche per il suo fair play eccezionale sul campo.

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Dove ha giocato Bobby Charlton?

Bobby Charlton tira un calcio d'angolo
Allsport UK /Allsport

17 gli anni giocati al Manchester United da Bobby Charlton. Un’avventura lunga una carriera, in cui riesce a segnare 249 gol in 758 partite. Il bottino recita: 1 Coppa d’Inghilterra, 2 campionati e 1 Coppa dei Campioni da Capitano. 4 i gol rifilati in finale dai Red Devils al Benfica di Eusebio, che negli anni successivi dichiara: “E’ stato Bobby Charlton a rovinarmi la semifinale della Coppa del Mondo del 1966 e poi la finale della Coppa dei Campioni del ‘68, ma gli ho perdonato tutto e siamo sempre buoni amici. E’ un vero gentiluomo quest’inglese”. Con i Red Devils affronta anche il tragico incidente aereo di Monaco di Baviera in cui diversi suoi compagni perdono la vita. La leggenda di Charlton al Manchester United è di quelle più uniche che rare. Solamente Giggs è riuscito a fare meglio a livello di presenze. Conclusa la parentesi allo United, dopo un anno di riposo torna a giocare in Third Division al Preston North End per una stagione, per poi trasferirsi in Irlanda, nel Waterford United, e ritirarsi definitivamente nel 1976. Il 21 maggio 2008.

Bobby Charlton e il disastro di Monaco

Bobby Charlton dopo l'incidente aereo
Allsport Hulton/Archive

23 le persone morte il 6 febbraio 1958 nel disastro aereo che ha coinvolto la squadra del Manchester United. 44 passeggeri totali presenti al momento dell’incidente e tra di essi 8 giocatori morti, compreso Edwards, mentre altri (come Jackie Blanchflower) ne uscirono malconci a tal punto da non poter più proseguire l’attività sportiva. Charlton è uno dei sopravvissuti al disastro di Monaco e sulla sua leadership Sir. Matt Busby è riuscito a ricostruire negli anni seguenti una squadra vincenti. 10 gli anni di distanza dall’incidente quando i Red Devils vincono la storica Coppa dei Campioni. 20 anni l’età di Charlton all’epoca dell’incidente. Sul trauma provocato dalla tragedia, l’ex leggenda del Manchester United dichiara a distanza di anni: “Fisicamente c’era ben poco che non andasse in me, ma non riuscivo a smettere di pensare all’incidente. Mi sentivo svuotato di ogni emozione. Perché io? Perché sono sopravvissuto?”.

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Bobby Charlton e l’Inghilterra

Bobby Charlton in nazionale
(Photo by Syndication International/Mirrorpix via Getty Images)

1994 l’anno in cui Bobby Charlton è stato insignito del titolo di baronetto dell’Impero britannico dalla regina Elisabetta II. 49 le reti siglate con la nazionale inglese in 106 presenze complessive. 1 il Mondiale vinto da Charlton con l’Inghilterra – nel 1966 – l’unico della storia della nazionale. 4 i gol rifilati in finale dagli inglesi alla Germania Ovest di Beckenbauer, che dopo dichiarerà: “L’Inghilterra ci ha battuti perché Bobby Charlton ha giocato leggermente meglio di me”. La vittoria del Mondiale gli vale anche il premio del Pallone d’Oro lo stesso anno (1966). Soltanto Wayne Rooney è riuscito a battere il suo record di gol e presenze con la nazionale inglese, l’8 settembre 2015 in un match di qualificazione agli Europei contro la Svizzera. Charlton si ritira dalla nazionale nel 1970, dopo la brutta parentesi del mondiale messicano.

La morte di un campione

omaggio a Bobby Charlton
(Photo by Charlotte Wilson/Offside/Offside via Getty Images)

86 gli anni di Bobby Charlton il giorno della sua morte, arrivata dopo una lunga battaglia contro la demenza senile. 4 i mesi di distanza dalla diagnosi della malattia alla morte del fratello maggiore Jack Charlton, scomparso all’età di 85 anni. 2 le figlie che ha lasciato, insieme alla moglie Lady Norma: Suzanne e Andrea. 1 il membro dell’Inghilterra campione del mondo nel 1966 ancora in vita: Sir Geoff Hurst, autore della tripletta nella vittoria per 4-2 sulla Germania Ovest a Wembley. Questo un estratto del comunicato del Manchester United dopo la morte di Sir Bobby: “Il Manchester United è in lutto per la scomparsa di Sir Bobby Charlton, uno dei giocatori più grandi e amati della storia del nostro club. Sir Bobby era un eroe per milioni di persone, non solo a Manchester o nel Regno Unito, ma ovunque si giochi il calcio nel mondo. Era ammirato tanto per la sua sportività e integrità quanto per le sue eccezionali qualità di calciatore”.

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