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Storia e significato dello stemma della Juventus

Stemma Juventus

La Juventus è uno dei club più antichi e gloriosi d’Italia e del mondo intero. Nata nel 1897, la Vecchia Signora è la squadra più titolata a livello nazionale. Dal giorno della sua fondazione fino a oggi il simbolo della Juventus ha cambiato più volte aspetto. In totale, infatti, gli stemmi della Juventus sono stati finora 10. Analizziamo allora la storia e il significato dello stemma della Juventus in questi 127 anni di storia bianconera. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

1905-1921: il primo logo

primo stemma della Juve 1905
Fonte Foto Wikipedia

Il primo stemma della Juventus risale al 1905, anno in cui il club cambiò anche i suoi colori originari che da rosa e nero a bianco e nero. Il primo stemma era bicromo e presentava intorno gli svolazzi bianchi ispirati allo scudo della città di Torino del XIX secolo, contenente all’interno l’immagine del toro. Sopra, un nastro bianco con scritta sopra una frase risalente al I secolo del teologo cristiano Paolo di Tarso: “Non coronabitur nisi legitime certaverit”, ovvero “Riceve la corona solo chi ha combattuto secondo le regole”. La frase fu il motto ufficiale del club nei primi anni e lo slogan rappresentativo dello spirito della squadra.

1921-1929: compare il blu

Nel 1921 lo stemma della Juventus subì alcune importanti modifiche. Del primo logo rimase solamente lo scudo con le sette strisce bianconere. Ogni elemento ricevette bordi giallo scuro. I contorni, le lettere, la corona e il toro diventarono d’oro e le forme geometriche invece blu. Per quanto riguarda quest’ultima scelta cromatica, l’ispirazione fu il blu de Pinedo, tonalità che prese il nome da Francesco De Pinedo, aviatore che descrisse proprio come di un blu quasi elettrico il colore del cielo visto dal suo aereo.

1929-1931: compare la zebra

La squadra della Juve nella stagione 1931-32
(Photo by: HUM Images/Universal Images Group via Getty Images)

Il terzo logo della storia della Juventus segnò una svolta fondamentale per l’immagine del club bianconero. Per la prima volta infatti comparve la zebra rampante, che divenne in seguito il simbolo della società. Ma perché la Juve ha come simbolo la zebra? La proposta arrivò dal vignettista italiano Carlo Bergoglio, che suggerì di sostituire il toro di Torino con una zebra in modo che il logo riflettesse il nome non ufficiale del club, Le Zebre appunto, vista l’analogia cromatica con i colori del club. Ma non solo, secondo il disegnatore “Carlin”, l’immagine della zebra in posizione rampante e rivolta verso ovest stava anche a significare “un’antica nobiltà”. Inoltre il logo divenne nuovamente monocromatico in bianco e nero.

1931-1977: restyling

Il terzo stemma della Juve durò molto poco e fu sostituito solo due anni dopo, nel 1931, con una versione modificata del logo precedente. Tornarono i colori dorati della scritta, lo sfondo blu e anche il toro al posto della zebra. L’animale questa volta comparve più energico, posizionato sulle zampe posteriori e con la testa allungata in avanti e le corna affilate. La corona venne ingigantita fino a prendere le parvenze di un muro di fortezza inespugnabile. Dal giallo-oro del periodo 1921-29 – infine – si passò al marrone chiaro.

1977-1982: il logo stereo

La Juve nel 1982
(Photo by Juventus FC – Archive/Juventus FC via Getty Images)

Una nuova rivoluzione nella storia della Juventus per quanto riguarda lo stemma avvenne nel 1977 con la reintroduzione dell’immagine della zebra in posizione rampante. Abbandonato lo scudo cittadino, venne inserito il simbolo societario, realizzato come una silhouette nera, intervallata da righe diagonali bianche. Il logo sembra lo stereo per i contorni sfocati che sembrano sovrapposti l’uno sull’altro. Sopra alla zebra venne posizionata la stella bianca a cinque punte.

1982-1989: aggiustamenti

A partire dal 1982 il logo venne aggiustato nelle proporzioni. La zebra diventò più piccola e venne circondata dal nome della squadra, con le lettere F. e C. poste invece a destra e a sinistra della figura stereoscopica centrale.

1989-2004: ritorno alle origini

Schillaci e Baggio alla Juve nella stagione 1990-91
(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

L’immagine della zebra rimase nello stemma bianconero fino al1989, quando il club decise di ritornare al simbolo della tradizione, ovvero lo scudo cittadino con il toro. In questa occasione però si scelse uno sfondo color oro al posto del blu, mentre la scritta rimase nera. Le due stelle dorate vennero spostate al di sopra dell’ovale, a indicare la doppia decina raggiunta dal club bianconero in termini di Scudetti vinti. Il toro sembrò tornare alla sua vecchia versione, ma il nuovo styling deciso dagli artisti rese difficile riconoscere dalla sagoma di che animale si trattasse.

2004-2017: emblema stilizzato

A partire dal 2004 il restyling cercò di dare alla Juventus un logo che avesse delle sfumature più moderne. Vennero tolte le stelle, mantenuta la scelta bicroma e il color oro rimase solo nella curva sotto il nome, a simboleggiare l’onore del club. Forme semplici, simmetriche e minimaliste: uno stemma dal gusto aggiornato del tempo e realizzato grazie all’utilizzo di tre soli colori: il bianco per lo sfondo, il giallo per la linea sotto il nome della squadra e il nero per tutti gli altri elementi.

2017-oggi: la contemporaneità

Federico Chiesa con la maglia della Juventus
(Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Quando è stato cambiato lo stemma della Juve? L’ultimo e attuale stemma della Juventus è stato adottato a partire dal 2017 e non condivide alcuna caratteristica con i precedenti loghi. Non è ricomparsa la zebra, è stato eliminato lo scudo con il toro, la corona e l’ovale stesso. La scelta del club è ricaduta sul minimalismo estremo: il logo è composto solo da una J maiuscola stilizzata, con sopra la scritta “Juventus”. 

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