Proprio in occasione del conclusivo Gran Premio di Abu Dhabi, Carlos Sainz Jr. si è aperto sul suo addio alla Ferrari: è apparso emotivamente scosso e non ha nascosto di aver provato molta rabbia appena saputa la notizia che il suo rapporto con il cavallino si sarebbe interrotto a fine 2024. Ha comunque aggiunto di aver accettato la cosa sopratutto per via dello status illustre del suo sostituto (nientemeno che Lewis Hamilton) e che si concentrerà al massimo per riportare in alto la Williams.
Del resto, gli appassionati di F1 sanno che Sainz si è sempre mostrato uno dei profili più interessanti da seguire già dai tempi della Renault: i passaggi in McLaren e in Ferrari poi ne hanno cementificato lo status di pilota d’eccellenza. Andiamo allora a riscoprire la storia del pilota spagnolo attraverso gli esordi, le tappe principali della sua carriera e qualche curiosità.
Origini e soprannome di Sainz
Carlos Sainz Vázquez de Castro, meglio noto come Carlos Sainz, nasce il 1° settembre 1994 a Madrid. Suo padre è una figura già nota nel mondo delle corse, avendo vinto per due volte il Campionato del Mondo di Rally e per quattro il Rally Dakar. Forse non tutti sanno che Carlos Sainz è soprannominato Chili, ma questo nickname non ha nulla a che fare con il peperoncino, almeno in origine. Si tratta infatti di un semplice vezzeggiativo per il nome spagnolo Carlos, di cui è una forma abbreviata e affettuosa.
Gli esordi in Toro Rosso
Prima di approdare nel mondo della Formula 1, Carlos Sainz si forma attraverso i kart, la Formula BMW, la Formula Renault, la F3 britannica e le GP3 Series. Nel 2013 arriva finalmente in Formula 1 e prende parte ai test di Silverstone sia per la Toro Rosso sia per la Red Bull, esordendo nel 2015 come pilota della scuderia di Faenza: al suo esordio conquista subito i primi punti, chiudendo nono al Gran Premio d’Australia. In Malesia migliora ulteriormente il suo piazzamento arrivando
ottavo, ma una sfortunata serie di ritiri condiziona il suo campionato d’esordio, che chiude con 18 punti e la quindicesima posizione in classifica piloti.
Il passaggio in Renault e la McLaren
Nel 2017, complici gli ottimi risultati maturati nella prima parte del Mondiale, passa alla Renault e disputa gli ultimi quattro Gran Premi confermando il suo ottimo momento di forma. L’anno dopo siede ancora sulla monoposto francese, ma nonostante i buoni risultati il feeling con la scuderia non decolla e già durante la pausa estiva Carlos Sainz sigla un accordo con la McLaren. Il primo anno con la nuova “maglia”, però, parte disastrosamente: nella prima gara è costretto al ritiro, nella seconda arriva 19esimo e nella terza 14esimo. Sembra che il nuovo rapporto sia già sul punto di spezzarsi, ma i risultati cominciano lentamente ad arrivare: Sainz conquista anche il suo primo podio in carriera al GP del Brasile e chiude il Mondiale 2019 con il suo miglior piazzamento in carriera fino a quel momento, ossia il 6° posto. Prima ancora che si concluda il suo contratto con la McLaren, quanto visto basta e avanza per convincere la Ferrari a mettere sotto contratto il pilota spagnolo, che diventa effettivo dal Mondiale 2021.
I 4 anni in Ferrari di Carlos Sainz
Carlos Sainz si dimostra subito il pilota ideale nell’affiancare Charles Leclerc, dando prova di grande costanza e affidabilità: lo spagnolo è infatti l’unico a concludere tutte le gare del campionato, conquistando anche 4 podi e chiudendo il primo mondiale per la scuderia italiana al 5° posto della classifica piloti, arrivando davanti persino al compagno monegasco. Per Sainz la stagione successiva è caratterizzata dal primo, grande successo in un Gran Premio: a Silverstone sale sul gradino più alto del podio, scrivendo il proprio nome nell’albo d’oro di una delle gare più prestigiose di tutto il Mondiale. Con la Ferrari conquisterà altri 3 podi nel corso della sua avventura: 1 nel 2023 a Singapore e ben 2 nel mondiale appena concluso, in Australia e in Messico. Nonostante la certezza dell’addio, Sainz si è comunque dimostrato il solito, affidabile pilota eguagliando con il 5° posto finale nella classifica politi il suo miglior piazzamento.
Il numero di gara di Carlos Sainz
Tutti sanno che il suo numero di gara è il 55, ma la storia che c’è dietro questa scelta è piuttosto curiosa. Il numero preferito di Sainz infatti è il 19, che però al momento del suo approdo in F1 è già occupato da Felipe Massa, così come la sua seconda scelta, il 5 di Sebastian Vettel. Decide allora di raddoppiare il 5, ottenendo quel 55 che gli permette anche di giocare con un’assonanza grafica del proprio nome e cognome (Carlo55ainz).