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6 cose che non sai su Sergio Pérez

Sergio Pérez

Pur non avendo mai vinto un mondiale, Sergio Pérez è uno dei piloti di Formula 1 più famosi in assoluto: con 284 GP all’attivo, il messicano è un vero e proprio veterano del mondo delle monoposto, che negli anni abbiamo imparato a conoscere come parte integrante nel dominio Red Bull. Purtroppo, si sa che il ruolo di secondo pilota è piuttosto ingrato, ed essere la spalla di Max Verstappen sicuramente limita molto le soddisfazioni personali in termini di vittorie ed encomi. Pérez comunque si è sempre dimostrato un pilota dalle grandi qualità: andiamo a riscoprire alcune curiosità sul suo conto.

Una carriera sfaccettata

Sergio Pérez milita nel mondo professionistico della Formula 1 dal 2011: in 13 anni di carriera ha vestito diverse “maglie”, cambiando più volte scuderia alla costante ricerca di un terreno sempre più competitivo. Esordisce con la Sauber (2011-2012) per poi passare alla McLaren (2013) e alla Force India, ad ora la sua esperienza più lunga: milita nella scuderia indiana, che ora non esiste più, dal 2014 al 2018, transitando poi nei successivi mondiali 2019 e 2020 nella sua “erede” Racing Point. Nel 2021 arriva alla Red Bull, dove riesce a siglare il suo risultato migliore: il secondo posto nella classifica mondiale dei piloti, alle spalle del compagno Max Verstappen. Dopo una stagione di alti e bassi, a fine 2024 le strade di “Checho” Pérez e della scuderia si separano.

A proposito: sapete che significa Checo in messicano? In realtà, questo soprannome non ha nessun significato, ma è il consueto diminutivo dato alle persone chiamate Sergio in Messico.

Il numero di gara

Molto spesso i numeri scelti dai piloti non sono casuali, ma nascondo una storia dietro di sé: anche per Sergio Pérez è così. Nel caso del pilota messicano, la ragione per aver scelto di gareggiare con il numero 11 risiede nella sua infanzia e in uno dei grandi idoli sportivi che amava guardare da piccolo: Ivan Zamorano. Pérez è infatti un grandissimo appassionato di calcio e aveva una vera e propria fissa per l’attaccante cileno, che in Italia ricordiamo per i cinque anni passati all’Inter. Zamorano ha anche giocato in Messico, nell’America, ed è proprio in questo frangente che Pérez se ne innamora. L’11 diventa così un numero importante per Pérez.

Il modello: Ayrton Senna

Sergio Pérez ha sempre sottolineato di non aver degli idoli, cercando di non ispirarsi a nessuno e trovare da solo la propria strada. Ad ogni modo, ha sottolineato come il pilota che ha nel cuore più di tutti gli altri è Ayrton Senna. L’icona brasiliana, tre volte campione del mondo, è tragicamente morto nel GP di San Marino del 1994 e ancora oggi è considerato uno dei più grandi di sempre, ispirando tantissimi piloti venuti dopo di lui. Anche Sergio Pérez è tra questi.

La passione per il calcio

Come vi abbiamo anticipato, Pérez è un grandissimo appassionato di calcio e grande tifoso di una squadra messicana, il Club América di Città del Messico: si tratta di un tifo di famiglia, in quanto condiviso anche con il fratello Antonio. Quello che forse non tutti sanno è che è grande amico del calciatore Javier “Chicharito” Hernandez: proprio per questo segue volentieri anche le partita dei Los Angeles Galaxy, il cui connazionale ha militato per tre stagioni.

Il piano B di Sergio Pérez

Si sa, non è per nulla facile perseguire una carriera sportiva di livello, e sono molti gli aspiranti atleti che, per un motivo o per l’altro, ad un certo punto si accorgono che potranno vivere di ciò che amano e dovranno costruirsi una carriera alternativa. Pérez fa parte di quel ristretto novero di piloti che è riuscito a diventare un pro, ma nel caso in cui non ce l’avesse fatta era pronto a perseguire la carriera di banchiere o di avvocato. Una scelta curiosa, che però il pilota ha giustiicato in un’intervista spiegando come questi mestieri gli comunichino un senso di adrenalina simile a quello che prova in pista.

La vocazione per la beneficienza

Sono tanti gli atleti che scelgono di utilizzare i propri soldi e la propria influenza a fine di bene, e Pérez è uno di questi. Nel 2012 il pilota ha infatti fondato la Checo Perez Foundation, con sede a Guadalajara: l’obiettivo è quello di aiutare le persone in difficoltà, facendo particolare attenzione ai più piccoli e alle categorie più svantaggiate. La fondazione si occupa anche e sopratutto della lotta al cancro a livello infantile.

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