Quasi tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo visto una partita di pallacanestro; e come in ogni sport, ci sono delle particolarità che si possono osservare facendo attenzione ai giocatori in campo e al modo in cui sono vestiti. Oggi abbiamo raccolto, per i meno esperti in questa disciplina o semplicemente per chi è curioso, alcune di queste: dai celeberrimi manicotti ai polsini, passando per le canotte e la fasciatura delle gambe, state per scoprire tutto sull’abbigliamento tecnico dei cestisti. Sicuramente saremo in grado di sorprendervi con almeno una di queste curiosità.
Perché i giocatori di basket hanno le gambe fasciate?
Basta vedere anche solo un minuto di una partita di basket per accorgersi di quanto questo sport sia sollecitante per le gambe: gli scatti, i salti e soprattutto gli urti che si generano durante l’atterraggio possono essere molto pericolosi e mettere a dure prova le giunture e le articolazioni. Non a caso, il tasso di infortuni a ginocchia e caviglie è molto alto, anche solo prendendo in esame le semplici slogature. Perciò diventa necessario proteggere il più possibile le gambe e, in particolare, le articolazioni: ed è qui che entrano in gioco specifiche fasciature e calze speciali, pensate appositamente per mettere in pratica un semplice quanto efficace principio d’azione.
In sostanza, il loro scopo è comprimere in maniera molto specifica le gambe, accelerando così la circolazione sanguigna e, di conseguenza, dando più energia e resistenza. In questo modo non solo la performance ne risente in positivo, ma è anche possibile garantirsi una maggiore sicurezza in caso di bruschi atterraggi o cambi di direzione.
A cosa servono i manicotti nel basket?
I manicotti, o maniche, sono forse l’accessorio più famoso del basket: il primo a rendere popolari le fasce che si indossano sulle braccia è stato Allen Iverson, che nel corso della stagione 2000-2001 ha cominciato ad utilizzarle per sopperire ad una borsite al gomito, continuando ad indossarle anche in seguito unendo un fattore funzionale ad uno estetico. Nel corso degli anni, tantissimi cestisti si sono dotati di questi particolari manicotti, da Kobe Bryant a LeBron James, passando per Carmelo Anthony, Dwayne Wade e Kyrie Irving, ma la lista è davvero lunga.
Queste maniche sono fatte di un mix che unisce nylon ed elastam – una speciale fibra sintetica di poliuretano usata per elasticizzare i tessuti – e vengono indossate in modo da coprire la parte di braccio tra il bicipite e il polso. Lo scopo, similmente a quello delle fasce per le gambe, è comprimere la parte indicata, favorendo la circolazione del sangue e proteggendo il gomito, estremamente sollecitato durante il tiro.
Perché nel basket si usano le canottiere?
La canotta è probabilmente l’elemento più iconico della pallacanestro e il suo indumento più distintivo, e questo vale sia per i campetti di periferia sia per i palcoscenici dell’NBA. Perché si utilizza? La risposta di base è: per facilitare l’esecuzione del tiro. Le maniche, attillate o meno, posso impregnarsi di sudore e interferire quindi con la meccanica del tiro, rendendo meno fluido il rilascio della palla. Le canotte ovviano a questo problema, permettendo di sfogare il calore che si genera in prossimità delle spalle e degli avambracci. Beninteso, al giorno d’oggi esistono magliette specifiche che permettono di tenere il muscolo caldo senza interferire sul tiro, ma sono ancora pochi i cestisti che tendono ad indossarle sotto la canotta.
Perché le scarpe da basket sono alte?
Anche le scarpe da basket fanno parte dell’abbigliamento tipico di chi pratica questo sport, e la loro particolarità è quella di essere più alte dei calzari che si vedono in altre discipline. Il motivo è presto detto: proteggere le caviglie, che come vi abbiamo detto in precedenza risultano particolarmente sollecitate dagli atterraggi più o meno violenti che seguono ai salti per andare a canestro, prendere i rimbalzi ecc.
A cosa serve il polsino nel basket?
I polsini da basket sono un altro accessorio molto quotato tra i cestiti: in questo caso, la funzione più pratica è quella di limitare la sudorazione, che viene assorbita prima che venga a contatto in maniera massiva con le mani: in questo modo, chi gioca si assicura di avere una presa il più salda possibile in ogni momento della gara.